Afghanistan, il Natale dei tanti militari salernitani in missione

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Manca solo la neve nel deserto. Per il resto sembra proprio Natale anche in Afghanistan dove fa freddo, dove sotto ogni tenda c’è un presepe o un alberello addobbato. Qui,  alle dipendenze del generale Mauro D’Ubaldi, operano anche numerosi soldati salernitani. La messa di mezzanotte sarà celebrata nella base italiana di Herat, in mezzo alla distesa di sabbia cinta dal filo spinato e riparata da alte barriere di terra e cemento tra torrette armate 24 ore al giorno. Qui c’è sempre massima allerta. Al tramonto si spengono le lucine degli alberi di Natale e scende il coprifuoco, quell’oscuramento fino all’alba per proteggersi dagli attacchi dei talebani. Anche a Natale sarà buio. E come ogni altra notte centinaia di soldati faranno le loro ronde, saranno in giro per le vie dell’Afghanistan per perlustrare villaggi e contrade. Il primo caporal maggiore Emiddio Di Maio, nato a Battipaglia e cresciuto a Sant’Angelo di Mercato San Severino, domani sarà alla guida di bus e mezzi speciali per il trasporto di container. “Non è facile stare qui in Afghanistan ma questo lavoro è la mia vita, l’ho scelto io. Di Maio ha saputo proprio in Afghanistan di essere transitato in servizio permanente e qui ha giurato davanti alla Bandiera di Guerra del Reggimento di fanteria più antico d’Italia. I salernitani in missione sono davvero tanti. Anche il comandante del 5° Reggimento Aosta è salernitano: si tratta del colonnello Benito Anastasio che domani festeggerà il Natale nel suo ufficio per coordinare operazioni. Fuori dalla base  opereranno invece i Caporali Maggiori salernitani Angelo Di Feo, Maffeo Alessandro e Pasquale Grimaldi che svolgeranno attività di controllo e protezione a bordo dei lince. In base resterà invece il maresciallo di Mercato San Severino Aniello Rispoli che si occuperà come ogni giorno del controllo e della manutenzione degli apparati medici e della struttura sanitaria della base. A supportarlo in questo compito ci sarà anche il Caporal Maggiore Capo Scelto Adriano Ferrarese di Capitello e il primo Caporal Maggiore Tommaso Rumma che all’ospedale militare da campo è un vero tuttofare.

Vincenzo Rubano
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