Soli sul treno due fratellini di 3 e 12 anni fino Sapri: la madre dà l’allarme da Salerno

“Mamma ho perso l’aereo” riproposto, con qualche variante, dal vivo. Stavolta, a differenza del film, a rimanere a piedi è stata la mamma. Protagonisti della storia, due bambini di 3 e 12 anni rimasti soli su un treno Intercity partito da Napoli e diretto in Calabria. Per due ore, fino a quando i carabinieri li hanno recuperati nella stazione di Sapri. Nessun abbandono di minori, ma solo la storia di una giovane mamma rimasta giù dal treno a Salerno. La donna, una 42enne partenopea, era scesa dal convoglio durante una sosta nella stazione del capoluogo per acquistare al volo delle bottigliette d’acqua da un distributore automatico. «I bimbi piangevano e volevano bere» ha raccontato la malcapitata. Ma il capotreno non si è accorto di lei e ha chiuso le porte, facendo ripartire il convoglio. La mamma a terra, i figli in lacrime sul treno. Un incubo per la donna che non si è persa d’animo e ha immediatamente chiesto aiuto ai carabinieri. In soli pochi minuti i militari hanno allertato il capotreno e hanno atteso l’arrivo dei bambini alla stazione di Sapri: la prima in cui l’Intercity faceva sosta dopo l’allarme dato dalla donna. Durante il tragitto, è stato il personale di bordo a cercare di tranquillizzare i due piccini che poi, una volta giunti in stazione, sono stati presi in consegna dai carabinieri che li hanno prima intrattenuti al bar, poi in caserma. Hanno giocato coi gadget dell’Arma e con il berretto del tenente Michele Zitiello. Hanno voluto visitare l’ufficio del comandante e sedere per qualche minuto dietro la scrivania. Poi hanno chiesto di accendere le sirene della gazzella e di simulare un arresto. Ma quando il più piccolo ha iniziato a piangere, è toccato al maresciallo Antonio Monaco raccontargli favole e storielle per cercare di distrarlo. «Sono stati bravissimi – hanno raccontato i carabinieri – e quando hanno visto arrivare i genitori in caserma li hanno abbracciati forte». La mamma, che ha promesso di non lasciar mai più soli i propri piccoli durante i prossimi viaggi, ha ringraziato i militari per essersi occupati con grande generosità dei bambini. «Ho temuto il peggio quando ho visto ripartire il treno – ha raccontato la donna – non sapevo come fare. Poi mi è venuto in mente di chiamare i carabinieri che mi hanno subito tranquillizzata. Si sono adoperati immediatamente. Hanno fatto molto di più del loro lavoro. La cosa bella è che il più grande dei bambini dopo questa avventura mi ha confidato di voler fare il carabiniere da grande».

Vincenzo Rubano

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