Sapri: Libero il Nigeriano che ha aggredito nella stazione ferroviaria un poliziotto

Libero il nigeriano che ha aggredito nella stazione ferroviaria di Sapri Giacomo Gabriele, sostituto commissario della Polizia di Stato, del presidio Polfer. Il sindaco Giuseppe Del Medico ha espresso in un comunicato “tutta la sua personale solidarietà e vicinanza alla famiglia del poliziotto che ha dimostrato una dedizione e un senso civico esemplari.” La vicenda risale a venerdì scorso. Otto persone sprovviste di biglietto volevano salire sul treno regionale delle 12.50, in partenza dalla cittadina della spigolatrice. Gli agenti della Polfer li hanno invitati a scendere, ma fra loro un nigeriano, residente a Pontecagnano, in segno di protesta si è posizionato davanti al treno con la bicicletta, impedendo la partenza. Rialzandosi lo straniero si è scagliato contro Giacomo Gabriele e lo ha colpito con un pugno al volto, facendolo cadere sul marciapiede. Trasportato al pronto soccorso dell’ospedale di Sapri gli è stata riscontrata una frattura allo zigomo sinistro con una ferita lacero contusa all’arcata sopraccigliare sinistra.
L’agente poi è stato trasferito all’ospedale di Vallo della Lucania per maggiori accertamenti. Ha una prognosi di trenta giorni.
Il 34enne extracomunitario è stato inizialmente arrestato perchè responsabile dei reati di resistenza, violenza e lesioni a pubblico ufficiale, ma domenica mattina era già libero ed era stato ricollocato nella comunità in cui risiedeva. E’ un richiedente asilo politico e faceva accattonaggio davanti ai supermercati della zona. Secondo la legge italiana non ha compiuto un reato di rilevanza penale ed è stato scarcerato. Il primo cittadino ha promesso di andare a trovare il Commissario per testimoniare la gratitudine della comunità verso l’operato degli agenti della Polfer. Del Medico ha augurato una pronta guarigione al poliziotto ed il ritorno all’affetto dei familiari confidando in una pena severa contro l’immigrato “che non ha esitato a colpire con violenza e ferocia” , ma questa speranza non è stata esaudita.

Biagina Grippo

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