Bambini rapiti dai genitori: Sergio Solimo di Sant’Arsenio a “Porta a Porta”

L’operaio valdianese, vittima del rapimento del figlio da parte dell’ex moglie, racconta la sua  storia nel salotto di Bruno Vespa, dove erano presenti altri genitori nella medesima situazione.

Bambini strappati all’affetto dei genitori e dei parenti, bambini portati via dalla lore case, rapiti da genitori stranieri che decidono di tornare nel proprio paese di origine, portando con sè il proprio figlio, senza il consenso del partner. E’ questa un’amara realtà che tanti genitori, loro malgrado, sono costretti a vivere. Realtà che sembrano appartenere ad altri, ma che succedono, purtroppo, anche nelle nostre comunità. E’ il caso del piccolo Francesco Solimo, figlio di Sergio, operaio Ergon di Sant’Arsenio, bambino portato in Venezuela nel 2010  dalla madre, Tanya Polito, originaria del Paese sudamericano, che da quel momento non fece più rientrare in Italia il piccolo Francesco. Ieri sera, la storia di Francesco Solimo è stata raccontata a “Porta a Porta”, nello studio di Bruno Vespa, dove erano presenti altri genitori che stanno vivendo lo stesso dramma e in una commovente intervista, Sergio Solimo ha ripercorso passo passo la sua storia. Per anni, Sergio ha tentato disperatamente di riavere con sè il figlio, anni di lotte burocratiche, avvocati, investigatoti privati, forze di polizia…per anni tutti hanno cercato Franceco. Nel 2012, l’Alta Corte Venezuelana, dopo la denuncia dell’operaio di Sant’Arsenio, emise sentenza a favore del ritorno di Francesco in Italia e, quando Tanya Polito tornò in Italia per firmare le pratiche di divorzio, la donna  fu arrestata per sottrazione di minore al’estero. Dopo aver riottenuto la libertà dal Tribunale del Riesame di Salerno, con divieto di espatrio, però, Tanya scappò nuovamente, facendo perdere le sue tracce e quelle del figlio Francesco. Finalmente dopo 5 anni, grazie ai detectives privati, assunti da Solimo e agli avvocati Antonella Sciubba che ha seguito la vicenda in Venezuela ed Enrico  D’Amato, il bambino è stato ritrovato a San Cristobal, al confine tra Venezuela e Colombia e Sergio Solimo ha potuto finalmente riabbracciare il piccolo Francesco, che stringendo forte a sè il suo papà gli ha sussurrato: “Te quiero mucho”, “Ti voglio tanto bene”.

Genny Gerbase

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