Dimensionamento scolastico Santa Marina – San Giovanni a Piro: Ancora polemiche fra i sindaci e la dirigente

Maria De Biase
Dionigi Fortunato
Dionigi Fortunato
Ferdinando Palazzo
Ferdinando Palazzo

 

 

 

 

 

 

 

Istituto Comprensivo Santa Marina-Policastro
Istituto Comprensivo

Dimensionamento Scolastico: Botta e risposta fra Ferdinando Palazzo, sindaco di San Giovanni a Piro,  d Dionigi Fortunato, primo cittadino di Santa Marina e la dirigente Maria De Biase. Tutto è iniziato dalla notizia di sottodimensionamento dell’Istituto Comprensivo Santa Marina-Policastro e dal recupero dell’autonomia dell’Istituto “Teodoro Gaza” di San Giovanni a Piro, grazie alle delibere dei Comuni di Caselle in Pittari, Morigerati e Casaletto Spartano. La De Biase, che dirige i due  Istituti Comprensivi, è risultata perdente posto, per quanto riguarda la sede, ed ha espresso amarezza in un post su facebook. Il Comune di Santa Marina, in base alla legge sulla razionalizzazione della rete scolastica, ha dichiarato la volontà di presentare ricorso. Successivamente il comunicato delle reciproche autonomie scolastiche dei due Istituti che avrebbe dovuto rasserenare gli animi. In un lungo articolo sul giornale Pyros, invece, il sindaco Palazzo, ha esposto i fatti, e  ha aggiunto considerazioni personali, causando l’immediata reazione della dirigente. Il primo cittadino di San Giovanni a Piro, infatti, non ha evitato pesanti stoccate alla De Biase sui suoi metodi e ha anche inserito nelle critiche il Comune di Santa Marina. Dal sindaco Fortunato l’osservazione che nessun dialogo è stato richiesto, ma si è agito con logiche corporative di sinistra, perché tutti i Comuni coinvolti, tranne Santa Marina, hanno la bandiera dello stesso colore. “Sull’autocelebrazione poi da quale pulpito viene la predica. La nostra brava dirigente premiata in Italia e in Europa merita rispetto non è un “profeta straniero”, ma una degna figlia della nostra terra.”

La De Biase in un post riferito all’articolo del sindaco Palazzo su fb scrive ” I giudizi di valore, le supposizioni, le illazioni, le bugie, la derisione, l’abuso del proprio potere, invece, spostano su un altro livello la questione, dove la dialettica democratica scompare. Così che restano poche parole, tanta amarezza e un po’ di paura” e conclude con un interrogativo : “Ora basta?”.

In questa vicenda, infattii, adesso è importante mettere a tacere le polemiche  e ricostruire un dialogo,dove è possibile, perché essere uniti e crescere insieme è il migliore esempio da parte degli  adulti per le nuove generazioni che rappresentano il futuro della società.

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