Vibonati saluta le reliquie del suo Patrono, Sant’Antonio Abate


E dopo circa un mese di full immersion tra fede, tradizione e preghiere, dedicato al culto del Santo Protettore di Vibonati, il Grande Antonio Abate, si è concluso il lungo periodo di grazia che ha accompagnato i fedeli del Taumaturgo del deserto.
Dall’8 gennaio, infatti, a Vibonati, antico centro collinare del Golfo di Policastro, per 9 sere consecutive, Sant’Antonio è stato venerato con antiche preghiere e canti in latino, da cui traspare l’immensa devozione del popolo vibonatese.
Nel giorno della sua festa, il 17 gennaio, sfidando anche il maltempo, la statua lignea del protettore del fuoco è stata accompagnata in processione, portata a spalla per tutto il borgo, e, anche sotto la pioggia , ha assisitito ai fuochi pirotecnici in suo onore, che ogni anno fanno tremare i cieli del Golfo di Policastro.
L’emozione che ha pervaso gli animi, non si è esaurita il 17 gennaio, ma ha toccato il suo culmine la sera del 24, quando, dopo 10 lunghi anni, sono giunte a Vibonati le sacre reliquie di Saint’Antoine du désert, custodite ad Arles in Francia, ma traslate da Assisi, accompagnate da un gruppo di fedeli, da autorità civili e religiose.
Durante i giorni della permanenza delle spoglie mortali del Santo, tanti sono stati gli appuntamenti per i fedeli, che, partecipando alle liturgie antoniane, hanno potuto ottenere il dono dell’indulgenza plenaria. Il momento più atteso è stato, senza dubbio, la processione che ha visto le spoglie e la statua del Santo essere portate in trionfo, insieme, per le strade di Vibonati.
Venerdi 3 febbraio però, a malincuore, i fedeli hanno dovuto salutare il loro Patrono, che è stato portato in processione fino a piazza Nicotera, prima di partire alla volta di Arles.
Nel giorno in cui la Chiesa Cattolica festeggia San Biagio, Vescovo e Martire, le sacre spoglie hanno fatto una piccola sosta nella chiesetta della S.S. Trinità, dove si è svolto il rito della benedizione della gola.
Tra applausi e commozione, i Vibonatesi hanno rivolto un’ ultima preghiera al loro caro Sant’Antonio, certi che, ancora una volta, il Santo egiziano e anche un pò vibonatese verrà di nuovo a fare visita al suo Festante Popolo.

Servizio: Genny Gerbase

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