Forza Italia riparte da Cava de’ Tirreni, dalle idee e dalle competenze

E’un coro unanime. Forza Italia riparte da Cava, in Provincia di Salerno, e dalla scuola di formazione politica ‘Domenico Gasparri- costruire Libertà’. Un grande successo per l’ultima lezione “un punto di partenza e non di arrivo”‘ha sottolineato Gaetano Amatruda, vice coordinatore di Forza Italia.
A Cava il Presidente dei deputati azzurri Renato Brunetta che ha apprezzato lo sforzo messo in campo.
“La classe dirigente è la forza di Forza Italia, e il rinnovamento è la forza di Forza Italia. Siamo nati nel ‘93-‘94 con un grande atto d’amore di Silvio Berlusconi che ha messo insieme, in pochi mesi, un grande partito che ha governato l’Italia nei susseguenti 22-23 anni”. “Il rinnovamento è la condizione normale e naturale. La formazione, il dialogo con i giovani, l’apertura delle nostre strutture, delle nostre liste e delle nostre amministrazioni è la caratteristica determinante di Forza Italia e del suo successo”.
Un parterre di big, quello delle grandi occasioni con la supervisione del coordinatore provinciale Enzo Fasano.
Per Stefano Caldoro “A Salerno, a Cava una grande esperienza. Si forma classe dirigente, con serietà ed impegno. Il nostro ruolo è quello di dare una mano. Nella Provincia di Salerno un messaggio ancora più significativo. Qui, con Forza Italia, idee e innovazione contro il sistema di potere”.
A Cava anche Maurizio Gasparri. Lui di casa e legatissimo a tutti i dirigenti locali che hanno reso possibile l’iniziativa. Fortunato Palumbo, commissario cittadino, Katia Baldi, del femminile, Giovanni Rotolo, del giovanile, e poi tanti ancora Enrico Polacco e “una squadra di tanti dirigenti e giovani” come ha detto il direttore Pasquale Santoriello.
“Un grande successo a Cava. Seminiamo, per raccogliere oggi ed in futuro i risultati.
Forza Italia è tornata centrale, cresce. A volte è difficile ed in altri casi viene più facile ma ci siamo”. Così nell’intervento Gasparri.
“Il centrodestra è tornato in campo e cresceremo in Campania, ancora, ed a Salerno.
Qui più complicato – ha ricordato  – perché c’è un sistema di potere clientelare che cambia la partita e capovolge la realtà. È la logica di De Luca che chiama in causa altri e non risponde del disastro della sanità. Le formiche invadono i reparti, la responsabilità è sua” conclude Gasparri
Ha chiuso Mara Carfagna, che dopo aver bacchettato i dissidenti, ha rilanciato sui grandi temi. “Per dare all’Italia il futuro che si merita bisogna ripartire dalle idee, dai temi della sicurezza, della povertà, della giustizia, dal l’eliminazione delle diseguaglianze, quella tra Nord e Sud ad esempio. Guidare e governare l’Italia è una sfida, ma è anche un onore. Tutto questo – ha aggiunto – non può essere affrontato con arroganza e sfrontatezza e neanche con dilettantismo. Il Paese non si guida da un blog o via Twitter, serve competenza, serve studio, formazione, serve radicamento sul territorio, serve la volontà di far emergere una nuova classe dirigente come sta facendo Forza Italia con iniziative come la Scuola di Formazione politica di Cava de’ Tirreni.”
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