Libano – Il ricordo del Tenente Millevoi, militare italiano che vestiva il casco blu delle Nazioni Unite

 

Shama (Libano) 3 luglio 2017 –  Si è svolta ieri nella base di Shama l’inaugurazione di una lapide in ricordo della medaglia d’oro al valor militare, Tenente Andrea Millevoi, deceduto il 2 luglio del 1993 durante la missione “Ibis” (missione UNOSOM II) come casco blu in Somalia.  Proprio la sede del Comando del contingente italiano in Libano è dedicata al tenente Millevoi.

Alla cerimonia, presieduta dal Comandante della Joint Task Force Lebanon (JTF-L), Generale di Brigata Francesco Olla, hanno partecipato i genitori dell’ufficiale caduto.

A seguito dell’inaugurazione dell’opera, la guida spirituale del contingente italiano, Don Salvatore Lazzara, ha celebrato una messa in commemorazione del sacrificio dell’Ufficiale della Brigata “Granatieri di Sardegna”, attualmente impiegata nella terra dei cedri con l’Operazione “Leonte XXII”.

Il Generale Olla durante il suo discorso ha affermato: “In qualità di Comandante della JTF-L Sector West, nell’ambito del quale opera ITALBATT su base Reggimento “Lancieri di Montebello” (8°), reparto a cui apparteneva il Tenente Millevoi decorato del più alto riconoscimento al valor militare, ringrazio particolarmente i Signori Millevoi per la loro partecipazione, a dimostrazione della vicinanza delle Forze Armate alle famiglie dei nostri militari di ieri, oggi e domani, impiegati nelle missioni di pace nel mondo. Andrea vestiva, ventiquattro anni fa, lo stesso elmetto, lo stesso foulard e lo stesso basco di colore blu con cui oggi i nostri soldati pattugliano la Blue Line e operano nel Sud del Libano per garantire quella stabilità necessaria a una regione martoriata da decenni di conflitti. Tutto ciò ci riempie di orgoglio e ci impone di volgere il nostro sguardo, durante il nostro diuturno operare, verso i nostri eroi.”

Le Forze Armate italiane, da più di sessanta anni, sono tra le prime, in termini numerici e di tipologia d’impiego, a dare il proprio contributo di pace delle Nazioni Unite. In particolare, oggi, sono più di mille i peacekeeper italiani nel Sud del Libano impiegati nella missione UNIFIL e rappresentano il secondo contingente più numeroso solo dopo quello indonesiano.

Comunicato Stampa

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