Assistenza ai pazienti politraumatizzati, caos all’ospedale di Nocera Inferiore

Il sindacalista della Uil Fpl, Biagio Tomasco: “La rete è solo sulla carta. Al momento rispettano le direttive regionali solamente Salerno e Vallo della Lucania, ma anche qui ci sono le carenze gravi come quelle legate ai mezzi. Poi serve anche la formazione continua per tutto il personale”.

 

Niente istituzione del “Trauma Team” all’ospedale di Nocera Inferiore.
La denuncia arriva dalla Federazione poteri locali della Uil Salerno che, in una lettera aperta ai manager dell’Asl, evidenzia la criticità registrata al presidio “Umberto I”. “La rete è solo sulla carta. Attualmente risulta che il solo presidio di Vallo della Lucania abbia ottemperato a quanto richiesto dal Commissario ad Acta per la sanità in Campania, Vincenzo De Luca”, ha detto Biagio Tomasco, sindacalista della Uil Fpl provinciale. “Al momento il presidio di Nocera Inferiore ancora non ha prodotto alcun documento circa l’istituzione del “Trauma Team”. Considerato che tutto questo rappresenti un punto fondamentale per l’offerta sanitaria provinciale e regionale, e considerando che la nota firmata da De Luca imponeva una tempistica stringente per la costituzione del “Trauma Team”, non si comprendono appieno le motivazioni che hanno indotto la direzione sanitaria dell’ospedale di Nocera Inferiore a non procedere in tal senso”.

Gli unici esempi virtuosi in tema sono il “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona” di Salerno e il “San Luca” di Vallo della Lucania. Tuttavia, anche in questo caso, non mancano le criticità. Problemi che Tomasco solleva, in particolare, per quanto riguarda l’ospedale vallese. “Per il “Trauma Team” al “San Luca” non sono previste le procedure di timing in caso di paziente politraumatizzato, ovvero chi, come e quando debba intervenire in successione sulla persona ricoverata”, ha affermato Tomasco.

“Inoltre, non sono state individuate le linee guida operative previste nella nota diramata da De Luca”. Dunque, per la gestione del trauma serve personale addestrato, che l’Asl non ha secondo i rappresentanti sindacali. “Attualmente nell’Azienza sanitaria di Salerno non sono stati attivati corsi di perfezionamento e aggiornamento sul trattamento del paziente politraumatizzato, cosa per cui è auspicabile che la struttura formazione organizzi, insieme al dipartimento dell’Azienda Universitaria di Salerno, un corso di aggiornamento permanente per tutto il personale in particolar modo per gli operatori di area critica”. Note dolenti anche per quanto riguarda le attrezzature necessarie per la nascita del “Trauma Team”. “Attualmente nei locali del Pronto soccorso di Salerno e in quello di Vallo della Lucania non vi sono area attrezzata di accettazione per il trauma, le cosiddette “shock room”, comprendente almeno due postazioni per la stabilizzazione respiratoria e circolatoria e per le procedure chirurgiche di emergenza, di controllo della via aerea, dello pneumotorace e delle emorragie”, ha spiegato Tomasco. “Infine, sulle due sale operatorie contigue multifunzionali, per interventi di chirurgia generale d’urgenza, chirurgia ortopedica e eventuali interventi connessi con il trattamento del traumatizzato, solo Vallo della Lucania potrebbe rispettare le direttive di De Luca se le strutture fossero adeguatamente attrezzate. Ma al momento lo è una sola. C’è poi da capire perché non risultano attivate linee guida e protocolli, concordate con l’Azienda universitaria di Salerno per il trasporto in urgenza, a mezzo elicottero o ambulanza rianimativa, del paziente politraumatizzato verso il centro Centro Trauma ad elevata specializzazione competente per territorio, ovvero il “Ruggi d’Aragona”. Tutto questo porta la Uil Fpl a pensare che fino a quando la Regione Campania non attiverà tutte le procedure per il completamento delle reti dell’emergenza e di quelle tempo dipendenti, nonché l’istituzione dell’Agenzia Regionale per l’Emergenza, gli errori, i disguidi e le incomprensioni tra i vari settori dell’assistenza non potranno essere facilmente superati”.

COMUNICATO STAMPA

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