DDL Piccoli Comuni : Dalla costa all’entroterra la soddisfazione dei Sindaci cilentani

VALLE DELL’ANGELO. Campane a festa questa mattina nel Cilento per celebrare la legge sui “Piccoli Comuni” approvata ieri al Senato. Dalla costa all’entroterra, dai vicoli dei centri storici ai sentieri di montagna: è una festa che unisce le piccole comunità, che riaccende la speranza di chi ha scelto di vivere nei piccoli borghi. “Ma è anche la vittoria di chi ci ha creduto, di chi non si è arreso in questi anni dinanzi allo spopolamento” racconta emozionato Salvatore Iannuzzi, sindaco di Valle dell’Angelo, il paese più piccolo del Cilento. “Questa mattina – spiega Iannuzzi – in qualità di presidente della Comunità del Parco ho inviato una lettera a tutti i sindaci dei piccoli comuni chiedendo di far suonare le campane a festa. Un gesto simbolico – continua il primo cittadino – per festeggiare questo momento storico che riaccende i riflettori sulle nostre comunità ma anche per ricordare agli amministratori locali che è necessario lavorare per una proposta unitaria intesa a migliorare i servizi dell’area Parco ormai ridotti al lumicino e per rilanciare i servizi associati attraverso le Unioni di Comuni. Occorre riscoprire la cultura dello stare insieme –conclude Iannuzzi – servono le risorse ma soprattutto progetti razionali di investimento per i servizi comunali”. Iannuzzi è anche il cugino di Tino, il parlamentare salernitano originario del Cilento primo firmatario della legge. “Siamo orgogliosi che questa battaglia sia stata portata avanti da un parlamentare di Valle dell’Angelo- spiega il sindaco – che conosce bene le difficoltà e il valore aggiunto delle piccole comunità”. Si tratta di una legge particolarmente importante per la Campania, nella quale i Comuni con popolazione sino a 5mila abitanti sono 335 su 550: 103 in provincia di Avellino, 70 a Benevento e 106 a Salerno. “La Legge – spiega il parlamentare Tino Iannuzzi – segna una tappa fondamentale nella Legislazione italiana, sancendo un principio generale e vincolante: i Piccoli Comuni sono una realtà peculiare e distinta nell’ordinamento degli Enti Locali, che in quanto tali debbono ricevere un trattamento differenziato nella disciplina normativa, nel riparto dei finanziamenti pubblici e nell’organizzazione dei servizi”. La nuova Legge contiene molteplici norme per la semplificazione amministrativa e lo snellimento delle procedure, per la salvaguardia ed il mantenimento dei servizi postali, delle attività scolastiche e dei presidi sanitari, del trasporto pubblico, per lo sviluppo della rete in banda ultra larga e l’accesso alle reti a connessione veloce ed ultraveloce e programmi di e-government, per la riqualificazione dei centri storici e il recupero di popolazione residente. Ora però le aspettative dei sindaci sono tante. “Questa legge è un incentivo a non far andare via le persone dai piccoli centri – spiega Gino Marotta, sindaco di Celle di Bulgheria – ma anche uno strumento per mettere i nostri ragazzi alla pari con quelli che vivono in città. Un’occasione importante per migliorare i servizi, partendo dalle scuole e dai trasporti. Spero – chiosa Marotta – che non resti una legge spot ma una legge con risorse reali”. “Quando ho appreso la notizia dal tg – racconta invece Pierpaolo Piccirilli, sindaco di Montecorice – mi sono emozionato. Ho pensato che finalmente esistiamo. Non ho letto ancora la legge ma sono grato ai parlamentari cilentani che hanno dato voce ai nostri territori”. Soddisfatto anche il sindaco di Pisciotta Ettore Liguori. “Nel 2001, al Senato, sono stato uno dei firmatari di questa legge – racconta Liguori – e ho fatto parte della commissione ristretta per lo studio di questa norma. Per questo – conclude – sono particolarmente contento e sono certo che questa legge rappresenta culturalmente un passo in avanti, e ora speriamo anche finanziariamente”. “L’approvazione di questa legge è una buona notizia ma è ancora troppo poco – sostiene invece Cono D’Elia, sindaco di Morigerati – Speriamo che aumentino le risorse riservate ai piccoli comuni per migliorare la qualità dei servizi e dare supporto a chi decide di vivere nei nostri centri”. “Questa legge – ha aggiunto Romano Gregorio, sindaco di Laurino – deve difendere l’identità dei piccoli centri al di là dei numeri, guardando i problemi con un occhio diverso”.
VINCENZO RUBANO
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