Bioshopper per gli alimenti: Legambiente di Torchiara lancia campagna di sensibilizzazione 

Non si placano le polemiche sui nuovi bioshopper per gli alimenti. Legambiente si è subito scagliata contro le bufale e le inesattezze, facendo chiarezza su una questione importantissima per l’ ambiente; innanzitutto non si può parlare di tassa occulta, perché da sempre il consumatore paga il costo dell’ imballaggio del prodotto, ma ad oggi è semplicemente reso visibile per sensibilizzare i cittadini sul problema dell’inquinamento, derivato dall’uso eccessivo della plastica. Non è di certo una legge basata sul monopolio dell’azienda Novamont, la cui unica colpa è quella di avere un primato mondiale sulla chimica verde. Inoltre, Legambiente fa appello al Ministero dell’Ambiente e della Salute per la diffusione di sacchetti riutilizzabili, come le retine; in questo modo si farebbe un ulteriore passo verso un mondo che, pur vivendo nella modernità, rispetti sempre di più l’ambiente. Anche il Circolo Legambiente “Ancel Keys” Torchiara – Alto Cilento si unisce a questo appello e lancia un’iniziativa: “Il tema dell’imballaggio è stato più volte affrontato dal nostro circolo; – afferma il Presidente Adriano Maria Guida – le discussioni di questi giorni ci hanno fatto capire che è sempre più importante sensibilizzare i cittadini su questi temi. Lanciamo, perciò, una piccola campagna sul nostro territorio: tutte le attività commerciali che utilizzeranno sacchetti biodegradabili riceveranno un adesivo da esporre sulla vetrina del proprio negozio. Un bollino di qualità, che diventa simbolo di garanzia per il rispetto dell’ambiente. Ci auguriamo che in tanti aderiranno all’iniziativa per contribuire a un mondo più verde e fornire informazioni adeguate su temi così delicati.”

Comunicato Stampa

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