Ipertrofia prostatica, Operare senza bisturi a Napoli
Ipertrofia prostatica benigna
Napoli all’avanguardia della tecnica laser, 500 interventi l’anno
Operare senza bisturi, a Napoli si può. Grazie all’uso di un laser di ultima generazione e alla
chirurgia endoscopica, oggi è possibile intervenire come mai
negli anni passati su un problema che affligge 7milioni di Italiani: l’Ipertrofia prostatica benigna. «La tecnica
chirurgica che utilizza questo tipo di laser – spiega Fabrizio
Iacono, docente di urologia e andrologo dell’Azienda
universitaria Federico II -prende il nome di ThuLep (Thulium
Laser Enucleation of the Prostate) e da qualche tempo è
diventato motivo di “vanto” per i centri urologici specializzati
e il nostro gruppo vanta una delle casistiche operatorie più
ampie con oltre 500 interventi eseguiti. Grazie al laser il
controllo del sanguinamento è in pratica perfetto. La diagnosi
di questa malattia arriva di solito tra i 50 e i 60 anni, ma non sempre si conoscono le reali opportunità di cura». Oggi, infatti, si può intervenire chirurgicamente, incredibilmente
senza usare il bisturi. «La laser terapia già da diversi anni
-prosegue il professor Iacono – trova le più svariate e diverse
applicazioni in campo medico. L’ultima frontiera trova la sua
applicazione proprio in campo urologico». L’Ipertrofia
prostatica benigna è condizione che interessa la ghiandola
prostatica che, come ogni altra parte del corpo, va incontro a
fenomeni di invecchiamento.
I sintomi: difficoltà ad urinare, che si traduce in una
riduzione della forza del getto urinario, in un eccessivo sforzo
addominale per iniziare la minzione, in continui risvegli
notturni per vuotare la vescica. Con il passare del tempo, poi,
possono verificarsi infezioni urinarie che assumono carattere
ricorrente, bruciore minzionale, sensazione di mancato
svuotamento post-minzionale, minzioni sempre più frequenti, fino
addirittura alla necessità di cateterismo d’urgenza per blocco
minzionale. «Questo corollario di sintomi – dice Iacono – non è
altro che la conseguenza dell’aumento volumetrico della porzione
centrale della ghiandola prostatica (l’unica parte interessata
da questo fenomeno) che determina una condizione di ostruzione
progressiva al vuotamento della vescica che nei casi più gravi
esita nella formazione di voluminosi diverticoli di parete. La
diagnosi è fondamentalmente clinica ed è il paziente stesso a
suggerirla al medico riferendo uno o più di quei sintomi
descritti in precedenza. Un’ecografia sovrapubica a questo
punto, permette di valutare le reali dimensioni dell’adenoma
prostatico (così è definita la porzione della ghiandola che si
ingrandisce), la cui grandezza non sempre correla con la gravità
dei sintomi».
Il Laser è una terapia chirurgica risolutiva che sfrutta gli
orifizi naturali (chirurgia endoscopica), e non necessita quindi
di alcun bisturi. Il ricorso a questo tipo di chirurgia è stato
possibile, però, solo grazie all’avvento del laser, e in
particolare all’ultimo ritrovato di questa tecnologia, il laser
al Thulium (Thu:YAG) che data l’elevata potenza (200W) consente
un’azione chirurgica più rapida rispetto agli altri sistemi fino
ad ora utilizzati. Questo laser, inoltre, permette una
dissezione precisa e puntiforme grazie alla possibilità di
utilizzo in modalità continua e la maggiore lunghezza d’onda
(2um) determina l’assenza di disseminazione energetica, e quindi
possibili danni, ai tessuti circostanti.
Comunicato stampa