Progetto Donne in terme, lavoro flessibile nelle strutture ricettive: Sottoscritto accordo imprese e sindacato

 


La conciliazione dei tempi di lavoro ed il benessere familiare passa anche attraverso strumenti che incidono sull’orario di lavoro e sulle flessibilità. Il progetto Donne in terme, finanziato dalla Regione Campania nell’ambito del bando sugli Accordi di genere, con il Comune di Contursi Terme capofila, ha previsto al proprio interno anche uno step specifico con le imprese. Non solo attività di sostegno alle famiglie, con l’attivazione di ludoteche e servizi durante tutto l’anno per i bambini da 0-36 mesi e 3-12 anni, ma anche attenzione al lavoro delle mamme.
Il progetto si cala nella realtà economica del Sele-Tanagro fatta da tante imprese turistiche ricettive che ruotano intorno alle terme. Per questo, due partner di progetto, il Consorzio del Sistema turistico Sele/Tanagaro e la Cisal, hanno sottoscritto un accordo di flessibilità. Marcello Formica, presidente del Consorzio, e Giovanni Giudice, segretario della Cisal, hanno definito due obiettivi. Il primo è la “Banca delle ore”, con la possibilità per le lavoratrici di aderire ad un piano di accumulo delle ore lavorate. Proprio nell’ambito turistico, infatti, orari e tempi sono diversi da un lavoro in altro settore. Per le attività turistiche e termali, si prevedono accontamenti delle ore suppletive e di straordinario effettuate prioritariamente dalle lavoratrici dipendenti nei periodi di maggiore intensità lavorativa. Attraverso la Banca delle ore, quindi, le lavoratrici possono utilizzare le ore accantonate un giorno in momenti in cui hanno bisogno magari di occuparsi della famiglia, anche per piccole attività (fare la spesa, andare a prendere i bambini a scuola ed incombenze similari). “Abbiamo aderito a questa misura sperimentale perchè fondata sulle necessità ed una reale esigenza che si verifica nelle nostre aziende – dice Marcello Formica per il Consorzio – Ci auguriamo di poterla estendere anche ad altri perché va ad incidere in problemi reali di gestione del lavoro, sia da parte aziendale che per il lavoratore stesso”. Donne in terme mette così in pratica un accordo pilota che si annuncia fondamentale. Accordo che prevede un impegno anche sulle attività commerciali. “Anche nel campo delle attività commerciali – continua Giovanni Giudice della Cisal – è possibile attivare una contrattazione di secondo livello per i lavoratori e le imprese che sono in Comuni che hanno la definizione di Comune turistico. Una misura di flessibilità che è importante soprattutto durante il periodo estivo o nei week end, quando i flussi sono maggiori e che consente di andare in deroga alle disposizioni di legge e di contratto”. Anche questa seconda misura, contenuta nell’accordo di flessibilità, rappresenta una sperimentazione importante per consentire una migliore gestione del tempo familiare e nel lavoro nel campo del commercio in luoghi turistici.
“Donne in terme è nato proprio guardando a quelle esigenze del nostro territorio – spiega il sindaco, Alfonso Forlenza – Nato da un’analisi di bisogni che oggi trovano, anche con questo accordo, una linea su cui lavorare e su cui continuare un percorso di crescita nell’ottica della cura della famiglia e del lavoro insieme”.
Le misure di questo accordo vanno così ad integrarsi alle attività di progetto: l’erogazione dei voucher alle destinatarie selezionate che possono accedere ai servizi (Ludoteca, ludoteca per l’infanzia e in estate al centro estivo e centro estivo con vitto); il Concilia point, lo sportello per tutte quelle lavoratrici che hanno bisogno di informazioni sul lavoro femminile. Un’attività di comunicazione di tutto ciò che il progetto prevede.

Comunicato Stampa

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