Ridimensionamento della terapia intensiva neonatale di Rho : 9 Sindaci dicono no

Inviata una lettera  a Regione Lombardia per chiedere l’annullamento di questa decisione

Rho, 11 dicembre 2019

I Sindaci di Arese, Cornaredo, Lainate, Pero, Pogliano Milanese, Pregnana M.se Rho, Settimo M.se Vanzago non ci stanno e chiedono con una lettera ufficiale a Regione Lombardia di sospendere la decisione presa e di non ridimensionare la TIN – terapia intensiva neonatale dell’Ospedale di Rho.

I 9 sindaci hanno dato così voce non solo ai molti Consigli Comunali, ma anche alle diverse migliaia di cittadini, che hanno apertamente manifestato la loro contrarietà a tale ridimensionamento.

La richiesta è motivata dalla necessità di verificare, nel corso di un anno a partire da oggi, la possibilità di acquisire quei requisiti ad oggi considerati carenti alla TIN di Rho, non tanto in ordine alla qualità ed efficienza del servizio fin qui svolto, quanto invece alla individuazione di un più adeguato bacino d’utenza con conseguente incremento dei “numeri” posti a base della decisione Regionale.

La Giunta regionale (Delibera DGR n.2395 dell’11 novembre 2019) ha infatti rivisto la rete regionale delle TIN – Terapie Intensive Neonatali – e ha trasformato la Terapia Intensiva Neonatale dell’Ospedale di Rho in Terapia Sub-intensiva Neonatale.

I Sindaci  Pietro RomanoMaria Rosa BelottiMichela PalestraCarmine Lavanga, Angelo BosaniSantagostino YuriGuido SangiovanniAndrea Tagliaferro e Sara Santagostino Pretina ribadiscono:

“Riteniamo positivo che la DGR abbia stabilito un nuovo servizio per l’ospedale di Rho in ambito pediatrico con l’assegnazione di 2 nuovi neuropsichiatri infantili, di 4 nuovi posti letto di neuropsichiatria infantile e lo stanziamento di 400.000 euro per interventi strutturali in aggiunta ai precedenti stanziamenti, tuttavia non possiamo condividere il ridimensionamento della TIN di Rho in terapia Sub-intensiva, decisione che avrebbe notevole impatto anche sull’intero “punto nascita” che da sempre si occupa con successo di patologie neonatali. La richiesta di sospensione risulta motivata anche per poter adeguatamente tenere conto della TIN di Rho nel ridisegno della rete Materno-infantile milanese annunciata recentemente nella Commissione Sanità del Consiglio Regionale. Riteniamo infatti che un tale ridisegno non possa non tenere conto dei servizi presenti nell’intera area metropolitana milanese senza limitarsi al solo perimetro del Comune capoluogo. In tal senso peraltro la DGR non verifica gli impatti del ridimensionamento della TIN sull’intero “punto nascita” di Rho che da sempre si occupa con successo anche delle patologie prenatali.”

comunicato stampa

foto sito istituzionale @asst rhodense

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