Decreto Rilancio, Adinolfi: “Inizia il percorso di rinascita”

DECRETO RILANCIO, ADINOLFI (M5S): “INIZIA IL PERCORSO DI RINASCITA DEL NOSTRO PAESE”

Inizia con l’approvazione del decreto Rilancio da 55 miliardi un percorso che mi auguro possa accompagnare quanto prima l’Italia verso una rinascita economica e sociale. Bene i fondi per la sanità, per i disabili e per la ricerca, bene gli aiuti per il comparto turistico, finalmente riconosciuta la dignità dei lavoratori del mondo dello spettacolo e della cultura. Più semplicemente è un decreto completo che non lascia indietro nessuno”. Commenta così l’europarlamentare del Movimento 5 Stelle, Isabella Adinolfi, l’approvazione in serata da parte del Consiglio dei ministri del decreto “Rilancio”.

Grande attenzione, finalmente, per le persone con disabilità con l’istituzione di un fondo per le strutture semi-residenziali, così da consentire ai portatori di handicap e alle loro famiglie di ricevere nuovamente quell’assistenza sanitaria e umana che purtroppo, in taluni casi, con l’emergenza Covid è venuta meno” evidenzia l’On. Adinolfi, per poi aggiungere sugli aiuti al comparto turistico: “Le risorse a fondo perduto per le agenzie di viaggi, l’esenzione Imu per gli alberghi, lo stop alla tassa sui tavolini all’aperto, i bonus vacanze per le famiglie con Isee sotto ai 40mila euro rappresentano un primo importante passo per avviare il percorso di ripresa di un comparto essenziale per l’economia del Paese, senza scendere a patti su eventuali corridoi turistici bilaterali a livello europeo”.

Boccata d’ossigeno – conclude l’europarlamentare – per il mondo della cultura e dello spettacolo che riceveranno un’indennità di 600€ per i mesi di aprile e maggio, oltre allo stanziamento di 50 milioni di euro per il fondo cultura. Ci vorrà sicuramente del tempo, ma l’Italia, la storia ce l’insegna, è riuscita sempre a superare brillantemente tutte le più grandi difficoltà. Ce la faremo anche stavolta”.

Restano mal di pancia in maggioranza e scetticismo nell’opposizione, che prenderanno la forma di emendamenti in Parlamento. Ma all’ultimo miglio si risolvono i problemi di coperture che avevano tenuto banco, costringendo a limare le misure, limitare le platee. Sono passate le 18, dopo giornate di lavoro sul testo, quando inizia il Consiglio dei ministri. Tre ore dopo il decreto da oltre 250 articoli e’ approvato. E’ un passo per evitare un avvitamento della crisi economica, il decreto Rilancio. “Servira’ un altro decreto da 20 miliardi”, gia’ dice la viceministra M5s Laura Castelli. “Questo e’ un cerotto, adesso servono misure per un rilancio vero“, osserva da Iv Ettore Rosato. Il prossimo intervento sara’ un decreto “per la Rinascita” del Paese, con semplificazioni, sblocco dei cantieri, investimenti. A impensierire, in vista di una seconda meta’ dell’anno che si annuncia tutt’altro che facile, e’ anche la questione delle risorse per le nuove misure a sostegno di famiglie e imprese. Ecco perche’ il premier spinge sull’Europa, sul recovery fund. Per gli ammortizzatori sociali l’Italia potra’ usare il programma Sure e per la sanita’ si porra’ il tema se aderire al Mes (inevitabile, secondo Pd e Iv). C’e’ l’intesa sulla regolarizzazione dei migranti e l’emersione del nero di chi lavora come bracciante, colf o badante. La ministra Teresa Bellanova piange annunciando una misura che anche Luciana Lamorgese dice necessaria a dare “dignita’” ai lavoratori. Il M5s dice si’ dopo aver avuto garanzie di severita’ ed esclusione di chi sia condannato per caporalato o altri gravi reati (ma c’e’ una sanatoria penale per l’emersione del nero). Resta un doppio binario per regolarizzare: il primo prevede l’emersione del nero, con pagamento di un forfait di 400 euro, da parte di datori di lavoro che dichiarino un contratto in corso con italiani o stranieri che fossero in Italia prima dell’8 marzo. Il secondo prevede che lo straniero con permesso scaduto dal 31 ottobre, pagando 160 euro, possa ottenere un permesso temporaneo di sei mesi entro i quali, dietro esibizione di contratto, puo’ convertirlo in permesso di lavoro. La manovra stanzia 55 miliardi e che, secondo il ministero dell’Economia, mobilita 130 miliardi di liquidita’. E’ assai corposo il pacchetto Turismo, con 2,4 miliardi solo per il tax credit vacanza, le risorse a fondo perduto per agenzie di viaggi, l’esenzione Imu per alberghi, lo stop alla tassa sui tavolini all’aperto. Tutto risolto? No, perche’ proprio sul turismo, come sul Reddito di emergenza, con un assegno di due mesi ai meno abbienti, resta critica Italia viva. Mentre Leu con Maria Cecilia Guerra dichiara di non condividere la scelta di eliminare la rata di giugno dell’Irap, come auspicato da Confindustria, per tutti. Una posizione “sconcertante”, dice Italia viva.

(comunicato stampa)

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