Covid-19, Salvatore Vitulano CISL FP: “Attenti a non abbassare la guardia l’epidemia non è scomparsa”

Segretario Aziendale della CISL FP del Presidio di Scafati Salvatore Vitulano
Foto da ufficio stampa

“Non abbassiamo la guardia anzi manteniamo la capacità di lasciare inalterate le misure messe in campo per contrastare il rischio di contagio per operatori e cittadini – afferma con rammarico il Segretario Aziendale della CISL FP del Presidio di Scafati Salvatore Vitulano – A Scafati la direzione sanitaria sta sottovalutando i rischi a cui sta assoggettando i lavoratori e tutti cittadini che prestano la loro opera nella struttura e non è peregrino pensare ad una possibilità che il plesso possa diventare un nuovo focolaio infettivo. Non si stanno garantendo sempre le tre unità a turno così come preventivato a tutela dei lavoratori, i quali corrono il rischio di pagare a caro prezzo la impreparazione organizzativa dell’emergenza, alla luce di una continua applicazione di protocolli inesistenti o distorti, come allo stato sta accadendo. Non si garantiscono le tre unità a turno; non vi è una regolamentazione per l’attivazione della pronta disponibilità (chi, come e quando viene attivata); il personale aggregato non è formato, non ha credenziali per triage e non conosce poiché non formato la piattaforma Areas; si è provveduto a trasferire su altri plessi personale formatosi sul campo, motivato e la cui esperienza acquisita in pochi mesi avrebbe meritato una valorizzazione degna di una azienda attenta e predisposta a dare il meglio per quanti necessitavano di cura; ripristino di un modus operandi deleterio, visto che le linee guida dovrebbero essere basate sulle migliori evidenze scientifiche, nel mentre la sicurezza si sta smembrando a causa di una supposta e presunta calata del rischio che invece sta mostrando un andamento che evidenzia una risalita del contagio in tutto il paese, anche perché coloro che dovrebbero mostrare competenze e consapevolezza della virulenza stanno riprendendo abitudini non consone al mantenimento dei rischi di protezione. Preferirei che l’attenzione rimanesse alta e che il dato non passasse inosservato, poiché è la sentinella che l’emergenza non è finita e che risente ancora di una profonda disorganizzazione, che oggi come ieri è governata nell’ottica dei tagli solo a carico dei lavoratori del comparto, costretti a stare da soli in prima linea mentre altri dormono a coppia autorizzati”.

Comunicato Stampa

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