Scuola, Bufera su De Luca. Il Tar Campania chiede documentazione

In Regione Campania ha scatenato un putiferio l’ordinanza n.79 del 15 ottobre 2020 con la quale è stato anche previsto: “Per il livello di contagio registrato anche nelle famiglie e derivante da contatti nel mondo scolastico, nelle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie sono da sospendere le attività didattiche ed educative in presenza, delle riunioni in presenza degli organi collegiali, nonché di quelle per l’elezione degli stessi.” Scarica l’ordinanza 👇https://bit.ly/341zuyH

Nella giornata di ieri davanti la sede della Regione, e non solo, si sono svolte una serie di manifestazioni da parte dei genitori. Anche alcuni Sindaci per il tramite dell’ANCI hanno manifestato disappunto e così nella tarda serata Il Presidente De Luca ha provveduto a rendere noto tramite la Pagina Ufficiale Facebook: “COVID-19, ORDINANZA n.80: CONSENTITA ATTIVITÀ IN PRESENZA SCUOLE 0-6 ANNI A integrazione dell’Ordinanza n.79, su richiesta dei Sindaci pervenuta all’Unità di Crisi attraverso l’ANCI, e nelle more di specifici congedi parentali per i genitori, da domani è consentita, anche in presenza, l’attività delle scuole dell’infanzia: nidi, asili, con bambini di età compresa nella fascia della fascia 0-6 anni.” Scarica l’ordinanza 👇https://bit.ly/3nYeoZT

Alcuni genitori irpini hanno inviato una lettera al Presidente della Giunta Regionale, alla ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina e al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte.

Il Tar della Campania, alla luce di un ricorso presentato da un gruppo di cittadini “nell’interesse dei figli minori”, ha chiesto alla Regione di depositare gli atti e la nota dell’Unità di crisi richiamati nell’ordinanza n. 79 avente ad oggetto “Ulteriori misure per la prevenzione e gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19”.

La didattica a distanza, secondo i ricorrenti, impedirebbe ai genitori di svolgere attività professionali e lavorative, dovendo assistere i propri figli a casa, e lederebbe il diritto all’istruzione dei figli stessi.

La Regione ha tempo fino alle ore 10 di lunedì 19 ottobre per presentare quanto richiesto dal Tar Campania. I giudici, sulla base degli atti che presenterà la Regione, valuteranno ed eventualmente annulleranno le disposizioni che impongono la chiusura delle scuole.

Valeria Ciarambino – Candidata Presidente per il M5S alle scorse elezioni regionali del 20 e 21 settembre – tramite la Pagina Facebook rende noto: “I nostri studenti meritano la massima attenzione, per questa ragione abbiamo stilato 5 punti per tutelare la loro salute e salvare la scuola nella nostra Regione e li abbiamo presentati al Presidente De Luca. Ecco quali sono:

1. Utilizzare le attività di noleggio con conducente e bus turistici per accompagnare gli studenti e decongestionare i servizi di trasporto pubblico.
2. Se indispensabile, procedere alla didattica a distanza con gradualità: prima gli ultimi anni delle scuole secondarie di secondo grado e le università.
3 Assicurare la didattica in presenza alle classi prime di ogni ordine e grado.
4. Differenziare gli orari delle scuole per blocchi – mattina o pomeriggio – al fine di non favorire gli assembramenti.
5. Salvaguardare la didattica in presenza nei piccoli comuni e nei territori dove non si sono registrati focolai nelle scuole e la situazione epidemiologica è sotto controllo

Insomma…Una bufera. La Regione Campania è stata l’ultima ad aprire le scuole e la prima a chiuderle.

Francesco Romano Risi © Riproduzione riservata.

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