Vallo della Lucania, Ospedale San Luca: La Uil-Fpl denuncia carenze

La UIL FEDERAZIONE POTERI LOCALI SEGRETERIA PROVINCIALE ha formulato istanza avente Oggetto: Isolamento Covid P.O. Vallo della Lucania

Istanza a firma di Angelo RambaldiSegretario Provinciale Sanità Uil Fpl inoltrata a Al Direttore generale Asl Salerno ,al Direttore Sanitario Asl Salerno, Al Direttore SGRU Asl salerno, Al Spp Asl salerno, Al Direttore Sanitario P.O. San Luca Vallo della Lucania, Agli organi di stampa, Ai lavoratori Asl Salerno.

In data 20/10/2020 alle ore 17.00 presso la Direzione Sanitaria del P.O. San Luca di Vallo della Lucania, vi è stata una riunione informale, la nostra segreteria era presente perchè avvisata dai lavoratori, alla stessa ha preso parte anche altra O.S. La riunione non ha avuto verbalizzazione, si e discusso della situazione che attualmente presenta la zona “Isolamento Covid” del nosocomio Vallese, con diverse problematiche poste dai lavoratori, già in essere su richiesta della scrivente:

 Assenza di un percorso “pulito” ed un percorso “sporco” ben delineato per il paziente sospetto;

 Mancanza di zone destinate per la vestizione e la vestizione del personale addetto;

 La fornitura adeguata e costante dei DPI previsti per l’isolamento;

 L’assenza di uno spogliatoio con servizi igienici e docce per il personale sanitario;

 La mancanza di percorsi idonei per il trasporto del paziente nella sala diagnostica (attualmente l’esecuzione dell’esame TC prevede l’uscita del paziente all’esterno dello stabile anche in condizioni di maltempo e pioggia, senza che ci sia una pensilina a proteggere gli operatori e il paziente stesso dalle intemperie);​

 La mancanza di sistemi di monitoraggio del paziente, come un monitor multiparametrico per ogni stanza di degenza, elettrocardiografi, carrello di emergenza/urgenza;

 Il malfunzionamento di un sistema di chiamata (campanelli);

 La mancanza di un sistema idoneo di ventilazione, riscaldamento, raffreddamento;

 La mancanza di un protocollo di sanificazione con relativa e sufficiente fornitura dei presidi sanitari;

 La mancanza di protocolli validati per la gestione dei pazienti in isolamento di particolare gravità quali ad esempio stati di sepsi, shock, IMA, stroke, ACR;

 Adeguata formazione del personale afferente all’area di isolamento, ivi compresi ausiliari e addetti alle pulizie;

 L’assenza di un protocollo prestabilito per la presa in carico da parte del dirigente medico di guardia.

Le risposte della D.S. sono state le seguenti:

– Realizzazione di container esterni alla struttura ospedaliera per la gestioni dei pazienti sospetti covid-19 con zona filtro all’ingresso e all’uscita e sistemi idonei di ventilazione;

– Realizzazione di un tunnel coperto ed isolato per il percorso diagnostico (TAC) – Fornitura di apparecchiature e monitor automatici per i container

– Fornitura dei DPI previsti per l isolamento funzionale (categoria 3)

– Attivazione del laboratorio analisi per l esecuzione di test salivari (attualmente possono essere inviati ad Agropoli)

– Individuazione di protocolli per i pazienti di particolare gravità (IMA STROKE ACR etc)

– Formazione del personale operante in area isolamento covid-19

– Riconoscimento economico

– Realizzazione di spogliatoi idonei (bagno docce etc) per il personale infermieristico:

TUTTO QUESTO REALIZZABILE IN 10 GG QUINDI ENTRO FINE MESE (OTTOBRE)

Le perplessità della scrivente sono state evidenziate nella stessa riunione e sono le seguenti:

 La nostra O.S. già da tempo ha chiesto incontri sulla problematica senza risposta;

 Perché ancora una volta si è partiti in ritardo forse la speranza era che di colpo tutto svaniva(illusioni) forse è mancato il tempo per gli innumerevoli impegni nel sovraccaricarsi di incarichi (più probabile);

 Perché nel rispetto del CCNL le OO.SS. non vengono convocate, per poi convocare in via informale direttamente i lavoratori, forse vi è paura del confronto;

 I tempi di realizzazione sono pura fantasia pertanto una presa in giro per zittire il personale che ultimamente rumoreggiava;

Intanto nel mentre si fanno promesse i lavoratori sono già impegnati da diversi giorni nel pseudo isolamento di Vallo della Lucania, e se ad oggi stanno rischiando la loro salute è solo per etica professionale e rispetto dell’utenza, e non certo per paura di alcune velate minacce e della complicità di qualche politico e qualche sindacato compiacente.​

PER QUANDO CI RIGUARDA LA “ZONA ISOLAMENTO” DEL NOSOCOMIO VALLESE È UNA TRAPPOLA SIA PER GLI OPERATORI CHE PER L’UTENZA E NON PUÒ ESSERE UTILIZZATA NELLE CONDIZIONI ATTUALI. Aspettiamo ancora risposte precise dal SPP, ma il fatto stesso che vada ammodernata con tutti i lavori promessi e ammissione di non agibilità, se poi aspettiamo la fine dei lavori per relazionare tale agibilità vuol dire che abbiamo preso in giro tutti, ma questo non ci sorprende!!! La scrivente diffida le SS.LL. nell’uso della stessa nelle condizioni attuali e annuncia che sarà presente con sit-in allo scadere dei 10 gg presso la zona interessata, se non vengono rispettate le promesse fatte. BASTA GIOCARE CON LA SALUTE DEGLI ALTRI!!!

(comunicato stampa – Foto allegate)

PER QUANDO CI RIGUARDA LA “ZONA ISOLAMENTO” DEL NOSOCOMIO VALLESE È UNA TRAPPOLA SIA PER GLI OPERATORI CHE PER L’UTENZA E NON PUÒ ESSERE UTILIZZATA NELLE CONDIZIONI ATTUALI. Aspettiamo ancora risposte precise dal SPP, ma il fatto stesso che vada ammodernata con tutti i lavori promessi e ammissione di non agibilità, se poi aspettiamo la fine dei lavori per relazionare tale agibilità vuol dire che abbiamo preso in giro tutti, ma questo non ci sorprende!!! La scrivente diffida le SS.LL. nell’uso della stessa nelle condizioni attuali e annuncia che sarà presente con sit-in allo scadere dei 10 gg presso la zona interessata, se non vengono rispettate le promesse fatte. BASTA GIOCARE CON LA SALUTE DEGLI ALTRI!!!

 La mancanza di sistemi di monitoraggio del paziente, come un monitor multiparametrico per ogni stanza di degenza, elettrocardiografi, carrello di emergenza/urgenza;  Il malfunzionamento di un sistema di chiamata (campanelli);  La mancanza di un sistema idoneo di ventilazione, riscaldamento, raffreddamento;  La mancanza di un protocollo di sanificazione con relativa e sufficiente fornitura dei presidi sanitari;  La mancanza di protocolli validati per la gestione dei pazienti in isolamento di particolare gravità quali ad esempio stati di sepsi, shock, IMA, stroke, ACR;  Adeguata formazione del personale afferente all’area di isolamento, ivi compresi ausiliari e addetti alle pulizie;  L’assenza di un protocollo prestabilito per la presa in carico da parte del dirigente medico di guardia.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: