Campagna “Rispetta le Regole, Vinci la Vita” scende in campo l’Associazione Life

Dopo la partita Salernitana-Brescia, tenutasi lo scorso 22 gennaio,la dr.ssa Grazia PAPA, Primo Dirigente della Sezione Polizia Stradale di Salerno, insieme al Presidente dell’Associazione “Life Onlus” Daniele Campanelli, con sede in Sant’Arsenio,referente sul territorio salernitano dell’Associazione Lorenzo Guarnieri, hanno incontrato  lo staff tecnico ed i giocatori della Società Salernitana Calcio presso la Sala Stampa dello Stadio Arechi di Salerno , l’incontro previsto nella campagna “Rispetta le regole, vinci la vita” volta  a promuovere la sicurezza stradale su tutti i campi di Serie B a cura della Polizia Stradale, della Lega Nazionale Professionisti Serie B e dell’Associazione Lorenzo Guarnieri Onlus. Per il salernitano è scesa in campo l’Associazione “Life”.”Un grazie va all’Associazione Guarnieri per avermi coinvolto in questa campagna”dichiara il presidente Daniele Campanelli”bisogna sostenere e diffondere campagne di sensibilizzazione sugli incidenti stradali come questa”.“Combinare sport e sicurezza stradale è una chiave importante per educare i ragazzi a comportamenti corretti sulla strada e allo stesso modo per sensibilizzare gli adulti. Il legame principale sta nel fatto che nello sport, come nella strada, esistono delle regole e rispettarle, non solo fa parte del gioco, ma aiuta a vincere. Sul campo si vincono le partite, sulla strada si vince la vita, il bene più prezioso che abbiamo”dichiara Stefano Guarnieri Vice-presidente dell’Associazione Guarnieri impegnata da tempo nel campo della sicurezza stradale. La cosa più importante di questa campagna è la sensibilizzazione degli utenti della strada sull’importanza del rispetto delle regole in ogni campo della vita, per smuovere qualcosa ci prova anche Marcello Lippi , testimonial dello spot sulla sicurezza stradale proiettato in tutti gli stadi di serie B e diffuso dalla tv nazionali a partire dal 12 dicembre che inizia così “Vedete ragazzi, in questo campo di calcio non si impara soltanto a giocare ed eventualmente a vincere ma anche, e soprattutto, a vivere”.
Marianna Falese
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