Sportelli postamat disattivati in orari di chiusura, il Sindaco di Maratea non ci sta

Sono giorni che gli sportelli Postamat di Basilicata e Puglia non risultano più attivi dopo la chiusura al pubblico dell’Ufficio Postale, la causa è da iscriversi ai numerosi atti vandalici verificatisi a danno delle apparecchiature erogatrici di contanti nelle due regioni. Il Sindaco di Maratea, Domenico Cipolla, dopo aver scritto alla direzione Lucana e Pugliese di Poste Italiane ed al Presidente della Giunta Regionale Marcello Pittella, non ci sta e dichiara: “La funzionalità del dispositivo limitata esclusivamente alla fascia oraria di apertura dell’Ufficio è fonte di notevoli disagi agli utenti, tanto più se si considera che a Maratea gli sportelli effettuano apertura solo nei giorni feriali e in orario antimeridiano. Condividendo pienamente la necessità di arginare, in qualche modo, il reiterarsi di questi atti vandalici, metto in evidenza che la scelta posta in essere è fortemente deleteria per la clientela di Poste Italiane. Inoltre, garantire l’erogazione del servizio Postamat soltanto in coincidenza degli orari di apertura è persino inutile, giacché i clienti possono essere serviti direttamente allo sportello interno”. Inoltre il Sindaco , evidenziando nella sua lettera la crescita esponenziale che hanno avuto i conti correnti di Poste Italiane, con i cittadini che l’hanno preferita agli istituti bancari, anche in virtù della capillare distribuzione degli sportelli bancomat, continua spiegando ciò che la cosa significherebbe per il suo Comune: “Se il danno d’immagine e la perdita di clienti conseguente al perdurare di tale problematica non dovesse costituire per l’Azienda elemento di preoccupazione, mi corre l’obbligo di segnalare che ciò nuocerebbe, invece, fortemente a Maratea, dunque alla Cittadinanza e agli innumerevoli visitatori di cui questa città è prescelta meta turistica. Inoltre, l’intera Basilicata che, con l’avvento di Matera 2019, ha acquistato spiccata visibilità sullo scenario internazionale, uscirà certamente danneggiata da tale scelta poco ponderata. Si è giunti, dunque, al federalismo di Poste Italiane e al paradosso che nelle confinanti regioni di Campania e Calabria, certamente note per fatti di cronaca ben più gravi, non si è proceduto ad una scelta così drastica”. La lettera si conclude augurando una risoluzione della questione in tempi brevi.
Marianna Falese
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