dal 22 al 27 settembre 2020 parte il “CAMMINO dell’ARCOBALENO” attraverso le Terre Violate

Nell’avvicinarsi della ricorrenza del 40° anniversario della tragedia del terremoto del 23 novembre 1980 che colpì il Sud ed, in particolare, l’Irpinia, verrà proposta/lanciata questa iniziativa realizzata (senza alcun contributo sia pubblico che privato) dall’autore del li-bro/guida e dall’ideatore del cammino Andrea Perciato (autore, blogger, editorialista, re-dattore, guida Aigae e walking coach) ed è promossa da “Trekking Campania” (dal 1989 centro specializzato in escursionismo naturalistico e ambientale, con itinerari e percorsi in natura sia in Italia che in Europa) e socia affiliata ai “Laboratori del Camminare” della Ri-vista TREKKING&Outdoor (Clementi Editore, GE)

dal 22 al 27 settembre 2020 parte il
“CAMMINO dell’ARCOBALENO” attraverso le Terre Violate
(perchè le pietre non dimenticano!)
In occasione della ricorrenza del 40° anniversario della tragedia del terremoto del 23 no-vembre 1980 è stato ideato questo “particolare” cammino che attraversa le zone più colpi-te da quel lontano e drammatico evento… Quello che fino a un decennio fa era solo una idea, nelle ultime settimane sta prendendo corpo per tramutarsi nel più “concreto” dei progetti: quello di realizzare un Cammino, completamente sviluppato in territorio campa-no, a cavallo tra due provincie e sul limitare di confine con la Lucania.

il “CAMMINO dell’ARCOBALENO” vedrà riuniti – in questa prima edizione inaugurale che partirà a settembre – esperti trekker, autori, bloggers, capi (ed ex capi) scout che furo-no tra i protagonisti silenziosi di quei giorni, docenti, esperti di outdoor, guide ambientali escursionistiche, provetti hiker e reporters, uno piccolo e “selezionato” gruppo di cammi-natori che testeranno e documenteranno l’intero percorso attraverso i ricordi, un rievocare momenti particolari di servizio e di solidarietà, un incrociare sguardi ed occhi di chi – in quei giorni – visse sulla propria pelle il dolore, ma riuscì anche a trovare conforto da chi, giungendo da lontano, offriva tutto se stesso per alleviare le altrui sofferenze; una simbo-lica connessione fra testimonianze, immagini e racconti in un’area fortemente toccata (e trasformata, dopo 40 anni) dal post-sisma, ma che nel corso dei decenni si è ulteriormente indebolita economicamente e socialmente dalla forte disoccupazione e dal sempre cre-scente fenomeno dell’emigrazione…

il “CAMMINO dell’ARCOBALENO” ha scelto per SIMBOLO… la “FORCOLA” che rappre-senta la “necessità di saper decidere la strada che si vuole percorrere nella propria vita, quando ci si trova davanti ad un bivio…!”

il “CAMMINO dell’ARCOBALENO” prende spunto e nasce dall’intervento dell’Operazio-ne Arcobaleno di 40 anni fa, che fu ideata e messa in campo dall’AGESCI (le Guide e gli Scout cattolici), per offrire e apportare un incisivo contributo di idee, di servizio e quant’al-tro poteva alleviare le sofferenze di popolazioni che avevano perso tutto (non solo in ter-mini fisiologici!). Fu una mastodontica operazione di generosità, di altruismo, di impegno, di solidarietà, di servizio, di comunità… di strada!

il “CAMMINO dell’ARCOBALENO NON É… un cammino di fede, né una via di pellegri-naggio, ma un cammino che riflette i molteplici aspetti sociali della trasformazione di un territorio in seguito ad una immane tragedia (quella del terremoto del 23 novembre 1980) invitando – a 40 anni da quel drammatico evento – alla fruizione, alla scoperta e alla cono-scenza di ciò che un tempo erano i paesaggi, le contrade, i borghi e le popolazioni che in queste terre del medio Appennino hanno contribuito a rendere il Sud una concreta “real-tà del possibile”!

il “CAMMINO dell’ARCOBALENO” ripercorre piste e sentieri, strade bianche e carraie, sterrate e tratturi… sfruttando quella viabilità interna che, laddove ancora persiste, crea ed attraversa scenari paesaggistici e panorami davvero unici. Una proposta di poter donare a questa terra e alla sua gente una opportunità di sviluppo da proporre soprattutto a quei giovani che hanno scelto, nonostante tutto, di restare. È un cammino, questo, che lascia il segno; un percorso – se si vuole – anche interiore ove sono possibili vivere esperienze profonde, momenti che possono nascere dall’incontro con le bellezze ambientali di questi territori e le labili fragilità delle comunità che ancora ci vivono ed operano. Può sicura-mente essere una profonda e particolare esperienza di un camminare lento al ritmo dei passi, senza fretta, guardando il mondo all’altezza degli occhi…

il “CAMMINO dell’ARCOBALENO” É… un itinerario a tappe di quasi 100 km che vive, at-traversa e racconta le storie di luoghi e di genti, di natura e di cultura, di arte popolare e di tradizioni, di fede e di semplici credenze, di ripresa e di speranza. Chilometri percorribili tutti a piedi in 5 tappe che svalicano con piacevoli saliscendi lungo orizzonti dai confini senza limiti di spazio e di tempo…

il “CAMMINO dell’ARCOBALENO” unisce armoniosamente borghi e villaggi, spaziando su paesaggi mozzafiato che vanno dai Monti Picentini ai monti Marzano/Eremita, fino a lambire i primi contrafforti lucani. Esso porta il viandante ad immergersi in paesaggi buco-lici che sembrano essere da sempre sospesi nel tempo, attraverso gli argentei campi uli-vati e gli inebrianti filari di vigneti, appezzamenti dorati di graminacee, orti e frutteti, tracce di un remoto passato ancora ben evidenti in ciò che il sisma è riuscito a risparmiare; muti castelli che hanno visto lo scorrere del tempo raccontando di uomini d’arme e di fede; borghi antichi cancellati per sempre o ricostruiti con nuove forme dalle vivaci livree; stori-che mulattiere e antichi assi viari che scorrevano lungo l’Appennino.

il “CAMMINO dell’ARCOBALENO” darà senza dubbi un prezioso contributo alla scoper-ta, conoscenza e fruizione di questi territori “a margine” un lasciarsi definitivamente alle spalle le ombre di quella tragedia, un riprendersi in mano il proprio presente e renderlo vi-vo e partecipe per quanti desiderano riappacificarsi con questa fetta di Appennino, un ri-sintonizzarsi con l’energia espressa da questa natura e da queste scenografiche vedute paesaggistiche seguendo i ritmi determinati dai passi lungo la pista alternati dai silenzi che rimbalzano la propria eco di valle in valle, di paese in contrada, di borgo in villaggio…

il “CAMMINO dell’ARCOBALENO” attraverso le “TERRE VIOLATE” andrà a:
* proporre un inedito cammino a cavallo dell’Appennino…
* conoscere paesi e borgate cancellate dalla geografia…
* visitare luoghi e paesaggi stravolti per sempre…
* ciò che legava l’uomo a queste terre, è svanito…
* ciò che rende questi luoghi indimenticabili, è il dolore…
* ciò che ancora offrono queste terre, la memoria storica…
40 anni dopo andremo a raccontare queste terre, questi luoghi e queste genti…

il “CAMMINO dell’ARCOBALENO” produrrà racconti narrati, storie condivise, testimo-nianze vissute in prima persona lungo piste e sentieri, seguite da un itinerario a tappe percorso in piena autonomia ed autosufficienza; la pubblicazione di un libro/guida che illustrerà territori, uomini e fatti di una tragedia che ha lasciato per sempre le sue tracce in questa parte di Appennino e che si propone come un volano di rilancio per la conoscen-za e la fruizione del turismo escursionistico e ambientale di quest’area; il 1° “cammino” completamente ideato, progettato e realizzato in Campania…

il “CAMMINO dell’ARCOBALENO” pone tra i suoi principali obiettivi quello di far cono-scere, in una Italia che negli ultimi decenni ha riscoperto il gusto e il piacere per la cono-scenza e la scoperta dei propri luoghi, quella del camminare si è rivelata una scelta intel-ligente ma, soprattutto, vincente. Questo è un cammino imperniato sulla conoscenza del-le terre martoriate dal sisma di 40 anni fa; un viandare di solidarietà ove giovani genera-zioni di appassionati camminatori, escursionisti, trekker sono invitati a conoscere luoghi, persone, storie e momenti dimenticati; un rapportarsi profondamente col tessuto sociale e con l’ambiente circostante, ma – soprattutto – un vivere attimi e momenti con gli abitanti dei luoghi, sopravvissuti a quella immane tragedia; coloro che ancora popolano questi territori definitivamente trasformati dalla “ricostruzione” e che, nonostante tutto, credono nelle risorse che questi territori ancora riescono ad offrire. Il percorso attraversa pievi, bor-ghi isolati (e abbandonati), boschi e montagne, tratturi e antiche vie, villaggi e nuovi nu-clei ed entra in contatto coi territori di due tra le provincie che all’epoca furono distrutte completamente; camminando lungo piste e sentieri a cavallo di quel valico, conosciuto – fin dall’antichità – come la Sella di Conza, perno intorno a cui ruotano i territori dei monti Picentini, della Valle dell’Ofanto, laddove scorre l’antico tracciato della via Appia ed i primi contrafforti della Lucania.

il “CAMMINO dell’ARCOBALENO” invita a mettersi in cammino ed attraversare queste zone, proponendo una nuova esperienza di contatto, un immergersi emotivo/sensoriale che giunge dopo lo scorrere di 4 decenni (appena 8 lunghissimi lustri) e che aiuta a sco-prire interiormente, a capire ciò che qui successe e a conoscere in profondità come – questi territori – hanno subìto una drastica e sconvolgente trasformazione durante lo scorrere del tempo stravolgendo completamente quelli che erano gli antichi tessuti sociali e intorno a cui ruotava la vita di queste comunità solo in apparenza fragili ma, soprattutto, è un cammino che induce a godere delle bellezze naturalistiche e paesaggistiche offerte da un territorio così vasto laddove lo sguardo scorre lungo tutta la dorsale dell’Appennino Campano-Lucano…

il “CAMMINO dell’ARCOBALENO” viene proposto come un “lento viandare” al ritmo dei passi, un viaggiare attraverso questa parte di mondo vivendo attimi, emozioni e guardan-do momenti, parti di vita e pezzi di mondo all’altezza dei propri occhi; un immergersi in questi luoghi adottando uno “sguardo selvaggio” per comprendere quanto di buono è sta-to fatto in questi anni e se si è riusciti a mantenere (almeno in parte) gli equilibri di un tempo che qui, più che altrove, hanno determinato solo in parte la ricostruzione.

ALCUNE INFO E NOTIZIE UTILI!
1) – questo “Cammino” potrà garantire la partecipazione a un numero ristretto di cammina-tori;
2) – questo Cammino “prevede” un itinerario suddiviso in 5 tappe dormendo in luo-ghi/ricoveri (prevalentemente con bivacchi gestiti in autonomia ed autosufficienti) di for-tuna, adattandosi alle prevedibili difficoltà presenti in un’attività del genere; oppure dall’accoglienza offerta (o che si potrà ricevere!) dalle amministrazioni dei luoghi attraver-sati, dalle associazioni Pro Loco e/o di Volontariato Sociale (Protezione Civile o altre), op-pure ancora da Parrocchie;
3) – la partecipazione (e coloro che formeranno il gruppo base) a questo “Cammino” av-verrà per diretto invito “personale” dal curatore/ideatore del progetto, scelta motivata dal contingentamento richiesto per le misure anti-covid in corso;
4) – anche se si percorreranno piste, sentieri, vie carraie, tratturi, strade interpoderali e vie asfaltate, essendo tutti luoghi pubblici, sarà consentito – per chi lo desidererà – affiancare (a seconda delle proprie esigenze e/o desiderio) il gruppo dei “camminatori ufficiali” du-rante alcune tappe giornaliere;
5) – il percorso (e il completo itinerario) tappa per tappa è qui pubblicato più in avanti, tale da consentire – a chi lo vorrà – di poter prendere parte (affiancando il gruppo base) anche ad una sola tappa del Cammino;
6) – chi desidererà partecipare/affiancare, anche per una sola giornata il gruppo, dovrà comunicare all’organizzazione il proprio nominativo e la tappa che desidera compiere, ta-le da concordare insieme (con orari e luoghi per l’appuntamento) l’affiancamento al grup-po;
7) – a tutti i partecipanti, anche ai giornalieri, verrà offerto in dono, attestato di partecipa-zione all’iniziativa.

il “CAMMINO dell’ARCOBALENO” in NUMERI:
*) 11 i Comuni attraversati;
*) 2724 i metri di dislivello in salita ↑
*) 2661 i metri di dislivello in discesa ↓
*) 92 i km complessivi;
*) 2 le valli fluviali attraversate (Sele e Ofanto);
*) 2 i confini tra Provincie (Salerno e Avellino)
*) 2 i confini tra Regioni (Campania e Basilicata);
*) 2 le Oasi Naturalistiche toccate (valle Caccia e lago Conza);
*) 2 i gruppi montuosi interessati (Picentini e Marzano/Eremita);
*) 2 i luoghi di culto importanti (Abbazia del Goleto e S. Gerardo a Materdomini);
*) 2 le Comunità Montane (Picentini e Alta Irpinia);
*) 2 le strade a scorrimento veloce (Fondovalle Sele e Ofantina);
*) 2 le Statali importanti (la 7 variante “Appia” e la 91 antica “Via del Grano”).

il “CAMMINO dell’ARCOBALENO”: LE TAPPE
1a tappa:
OLIVETO CITRA, SENERCHIA, CALABRITTO;
2a tappa:
CALABRITTO, PONTE SELE, LAVIANO;
3a tappa:
LAVIANO, SANTOMENNA, CASTELNUOVO DI CONZA, SELLA DI CONZA, CONZA DELLA CAMPANIA;
4a tappa:
CONZA DELLA CAMPANIA, SANT’ANGELO DEI LOMBARDI, ABBAZIA DEL GOLETO;
5a tappa:
ABBAZIA DEL GOLETO, LIONI, CAPOSELE, MATERDOMINI

Andrea Perciato
(info.trekkingcampania@gmail.com – 0039 339 745 6795) 

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