Un tuffo negli anni ’90 con ‘La Squinzia’

dal suo account Instagram
Facciamo un balzo all’indietro per ricordare i mitici anni novanta
Quando si parla di anni ’90 per chi come me li ha vissuti, si sa, diventiamo tutti un po’ nostalgici. Come dimenticare l’iconicità del video registratore VHS, del Walkman, del Crystal Ball, del Nokia 3110 e ancora del Festivalbar o dello squillo sul telefono che significava: ti penso!
La trentaduenne di origini liguri che adesso vive a Milano Alessandra, in arte La Squinzia, content creator e giornalista, di quegli anni ne ha fatto un vero e proprio culto, trasformando la sua più grande passione in un lavoro.
La Millennial (espressione che indica la generazione dei nati tra l’inizio degli anni ’80 e la fine degli anni ’90) come ama definirsi lei stessa, è nata sotto il segno dello Scorpione e cresciuta con un Game Boy tra le mani e un paio di cuffiette nelle orecchie. Ha lavorato per dieci anni come giornalista scrivendo della Sampdoria, ha vestito i panni di vicedirettore in una testata sportiva online e da tre anni è passata alla comunicazione digital, infatti condivide spesso simpatici video estratti da momenti che sono rimasti per molti anni nel dimenticatoio, riportando a galla vecchi strafalcioni, goliardie e momenti epici, insomma come si suol dire, sblocca i cosiddetti bei ricordi e, perchè no, anche quelli Trash.
E per chi le chiede se ormai non sia troppo grande per leggere ancora Dragon Ball lei risponde mostrando il suo bellissimo tatuaggio ispirato al famoso manga.

dalle sue stories di Instagram
Ho fatto una chiacchierata con La Squinzia, se vi ho incuriositi e volete scoprire cosa mi ha raccontato, non vi resta che continuare la lettura, e fidatevi, sarà molto divertente!
Ciao, innanzitutto grazie per la disponibilità, rompiamo il ghiaccio con la prima domanda: da dove arriva l’idea di creare contenuti a tema anni ‘90? E che rapporto ha con la sua community? Ciao Michaela. L’idea è nata poco prima del primo lockdown, a dicembre 2019 per l’esattezza: stavo facendo un lavoro che non mi piaceva, ero consulente digital in una grande realtà, nonostante lo stipendio e la posizione mi sentivo un pesce fuor d’acqua. Da lì piano piano prese forma l’idea di crearmi qualcosa che fosse mio: ho sempre fatto comunicazione per gli altri, ora volevo raccontare le mie storie. Ci sono tante community anni ’90 ma le ho sempre trovate molto fredde, impersonali e, a tratti, molto superficiali nella narrazione. Ho deciso quindi che avrei raccontato le storie di quel decennio a modo mio, ponendomi un po’ come narratrice, attingendo al mio passato, quello dei miei compagni di scuola, amici più grandi o anche più piccoli. Poi ho ampliato il raggio d’azione abbracciando tutto ciò che riguarda gli anni d’oro di noi Millennials a partire dagli anni ’90 arrivando anche a periodi più recenti, perché la voglia di ricordare e gli spunti nostalgici, divertenti e trash sono davvero infiniti. In questo senso il rapporto con la mia community è fondamentale: oltre a dimostrarmi affetto, posso dire che siamo pochi ma buoni, mi danno sempre grandi spunti. Ho coinvolto molti di loro in alcuni miei video YouTube, invitandoli proprio a partecipare, e con un altro piccolo gruppo adesso sto facendo il Fantacalcio!
Una pubblicità, una sigla e un telefilm: quali sono i tre che porta nel cuore? Il momento più trash della Tv Italiana? La pubblicità del Martini con Naomi Campbell e il tappo che le finisce sull’ombelico; la sigla di Mai Dire Gol del ’93/’94, quella che si apre con Gullit e Lombardo; e per il telefilm Buffy a pari merito con Xena. Sul momento più trash, purtroppo si è perso il senso del pudore, quindi ci sarà sempre qualcosa che andrà oltre, domani. Rimanendo al periodo ’90/2000 però potrei dire Il Signor Giancarlo alla Ruota della Fortuna con le Amazzoni o La Borra alla Prova del Cuoco.
Film, Serie Tv o Cartone animato preferito che ha registrato in VHS? E quale cassetta inseriva di più nel suo Walkman? Io da bambina registravo tutto. Ho avuto in regalo per Natale nel ’94 il mio videoregistratore, durato qualcosa come 10 anni e da allora qualsiasi programma o cosa potesse vagamente catturare la mia attenzione la registravo. Infatti avevo molte più VHS registrate che originali. Un esempio su tutti: mi ero messa a registrare ogni puntata, programmandola col timer, di Dragon Ball. Compravo le VHS da 240 minuti, impostavo la modalità di registrazione che occupava meno nastro possibile e quindi ogni giorno registravo le puntate una dietro l’altra. Ero arrivata alla saga di Cell, partendo dalla prima serie in assoluto. Per il Walkman stesso discorso: pochissime cassettine originali, registravo le mie compilation puntando lo stereo verso il televisore su Mtv. Quando non c’erano i cartoni, ero sempre su Mtv.
Il ricordo più bello del suo periodo da giovane Millennial? Quali sono le differenze sostanziali tra gli anni ‘90 e il 2000? Diciamo che, per prima cosa, sono ancora giovane! Scherzi a parte, non è il ricordo più bello ma credo che sia una sensazione nella quale in molti miei coetanei si sapranno riconoscere: l’aspettativa, la voglia di futuro, inteso anche come evoluzione stile film Sci-fi, mano a mano che ci si avvicinava alla notte di capodanno del 1999/2000. Pensavamo che sarebbe cambiato tutto, ma la verità è che nei primi anni poi del 2000 non era cambiato granché. La vera rivoluzione sostanziale l’hanno portata i social network sul web e l’avvento dei Talent Show in tv, che di fatto con i vari artisti più o meno bravi hanno soppiantato le boyband.
Sui suoi canali non solo contenuti anni ‘90, ma anche tantissima musica: da dove nasce l’amore per il mondo musicale? Infine, una risposta di getto, ne può scegliere una sola: Instagram, TikTok o YouTube? E’ stato tutto molto casuale in realtà perché in casa mia non c’è mai stata una grandissima cultura musicale, mia madre ascoltava i Beatles da ragazza ma non è mai stata una patita, in casa mia non si è mai ascoltata la radio. Mio nonno mi ha insegnato da piccola a suonare il pianoforte, ma gli facevo da accompagnamento, non ero particolarmente brava, era più un gioco tra di noi che non una vera lezione ecco. La svolta credo sia avvenuta nel ’97, quando mia madre per la disperazione mi mise un televisore in camera perché altrimenti ero sempre in salotto a giocare. Con il mio televisore scoprii l’esistenza di Mtv e da lì nacque la magia. Sui social dico senza dubbio Instagram.

dal suo account Instagram
E voi, se pensate agli anni ’90 che cosa vi viene in mente? A presto readers!
Di Michaela Alfano
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