A Pontecagnano, parte il progetto “Beauty_full”, contro la violenza sulle donne

 

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 COMUNE DI PONTECAGNANO FAIANO

 

 

L’importanza degli sportelli di ascolto. La necessità di fare rete e attivare centri antiviolenza. L’esigenza di una nuova cultura del rispetto e della libertà. Questi e tanti altri spunti interessanti sono emersi, venerdì sera, nel corso del convegno “Oltre l’ascolto” che ha rappresentato la tappa inaugurale della mostra “Beauty_Full”.

L’iniziativa contro la violenza sulle donne si è svolta all’interno del Museo Archeologico Nazionale “Gli Etruschi di Frontiera” ed è stata promossa dal Comune, su impulso del Sindaco Ernesto Sica e dell’Assessora alle Pari Opportunità Lucia Zoccoli, in collaborazione con Pro Loco Città Amina, Dalila High School Music, Iride, Noemi Dance e Picentia Universitas. L’esposizione fotografica, invece, è a cura dell’Associazione Street Kali, presieduta da Matteo Renna, e sarà visitabile fino al prossimo 13 novembre (orari 9.00 – 18.30 – chiuso il lunedì).

A confermare la rilevanza del tema oggetto di confronto, una presenza in sala particolarmente numerosa e attenta nel seguire gli interventi moderati dalla giornalista Antonella d’Annibale, che ha arricchito la discussione con una serie di contributi interessanti.

“L’Amministrazione – ha detto il Sindaco Sica dopo i saluti – è sempre pronta a sostenere ogni modalità e strumento atto a contrastare questo dilagante fenomeno”. Il Primo Cittadino ha illustrato il progetto già finanziato del centro antiviolenza del Piano di Zona, in un ambito che racchiude 150mila abitanti, evidenziando l’impegno, in tal senso, dell’Assessore alle Politiche sociali Francesco Pastore e dell’Assessora alle Pari opportunità Lucia Zoccoli. “Si tratta di punto di riferimento– ha aggiunto – che coprirà 12 Comuni”. “Per contrastare la violenza sulle donne – ha poi concluso il Sindaco Sica – da soli i finanziamenti non bastano, ma servono punti fermi e condizioni concrete anche a livello infrastrutturale”. 

 

Numeri e statistiche che fotografano una realtà non più tollerabile sono stati, quindi, ribaditi dall’Assessora Lucia Zoccoli per la quale “questa iniziativa non è uno spot, ma un momento di condivisione che intende sensibilizzare e fornire risposte agli interrogativi che accompagnano la fase successiva all’ascolto, con la programmazione di ampie azioni di sostegno”. “Chiediamo – ha aggiunto – una legislazione più incisiva, ma, soprattutto, una cultura nuova e in tutto questo le istituzioni devono essere d’esempio. Il mio pensiero va a tutti gli operatori degli sportelli e dei centri, che meritano il massimo supporto quotidiano”. L’Assessora Zoccoli ha, quindi, annunciato un’iniziativa in occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne “con l’accensione di un faro rosa di fronte alla Casa comunale” ed ha confermato “la volontà di definire un ordine del giorno da sottoporre all’attenzione del Consiglio Comunale e da trasferire al Presidente della Giunta Regionale, invocando azioni sempre più concrete contro la violenza sulle donne”. “Perché – ha concluso – è forte l’esigenza di avere riferimenti certi e, in tal senso, vogliamo rafforzare il nostro progetto con un vero e proprio centro antiviolenza che possa fungere da iniziativa pilota mettendo in rete le varie esperienze”. 
Rossana Parente, esperta in Criminologia clinica del Centro antiviolenza “Noi voci di donne” di Caserta, nella sua relazione ha illustrato l’operato della propria realtà associativa “che, pur senza fondi e finanziamenti, va avanti con grande determinazione e impegno quotidiano affrontando, attraverso un lavoro immenso che coinvolge varie figure professionali, ogni tipo di disagio e lavorando molto anche nelle scuole”. “Bisogna far rispettare le leggi – ha aggiunto – e vanno colmati alcuni buchi in materia. Soprattutto, è indispensabile rafforzare la sinergia con le istituzioni e con le Forze dell’ordine”. 

“Abituare alla libertà e al rispetto tutti i giorni” è stato il messaggio lanciato da Gioconda Marinelli, autrice del libro “Quale Amore”. L’autrice, riferendosi alla violenza sulle donne, ha parlato “di un vero crimine contro l’umanità”. Ha, quindi, sottolineato l’importanza della cultura proprio a partire dalle scuole e, allo stesso tempo, l’esigenza sempre più sentita di avere riferimenti concreti e centri a supporto di chi vive condizioni drammatiche.

Santa Rossi, Presidente Associazione “Indiani d’Occidente” Sportelli Antiviolenza e antistalking di Salerno, si è soffermata sulla mostra fotografica “che rievoca la bellezza dell’amore, del rispetto e della vita”. Ha poi illustrato il lavoro della propria Associazione “che si è distinta facendo rete” e ha spiegato che “oltre agli sportelli di ascolto, vere e proprie trincee, è fondamentale istituire centri antiviolenza, luoghi di piena accoglienza per le donne vittime di violenza”. “Non chiediamoci – ha concluso – perché una donna ha subito violenze, ma domandiamo a noi stessi cosa possiamo fare per quella donna”. 

Comunicato Stampa

©Riproduzione Riservata

 

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