Sequestro impianti di trattamento acque reflue ad Amalfi e Praiano,l’Ausino S.p.A. plaude alla Procura della Repubblica

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«Plaudiamo all’iniziativa della Procura, augurandoci che questo sia il primo passo verso la soluzione definitiva dell’annosa problematica»: così l’Ausino S.p.A. – Servizi Idrici Integraticommenta il sequestro preventivo e l’affidamento in custodia giudiziaria degli impianti di trattamento delle acque reflue in gestione all’Ausino S.p.A., siti ad Amalfi (in località Porto ed in località Cieco) ed a Praiano (in località Vettica Maggiore ed in via Roma).
L’operazione è stata condotta stamani, giovedì 11 febbraio 2016, rispettivamente dalla Guardia Costiera di Amalfi e dal Comando dei Carabinieri per la Tutela dell’Ambiente – Nucleo Operativo Ecologico di Salerno, in esecuzione degli specifici decreti di sequestro preventivo emessi dal Tribunale di Salerno. Sono state contestualmente iscritte nel registro degli indagati varie persone, tra cui alcuni esponenti tecnici dell’Ausino S.p.A.
Per vigilare sulla corretta gestione di tali impianti, la Procura della Repubblica di Salerno ha designato il Prof. Paolo Massarotti custode giudiziario delle predette strutture. Al momento, per quanto si è appreso dal Prof. Massarotti, non verranno esercitati poteri sostitutivi sulle attività condotte dall’Ausino S.p.A., bensì una stretta vigilanza sulle modalità di gestione delle medesime.
Tale iniziativa nasce anche dopo la trasmissione di copiosa documentazione richiesta dalla Procura alla nostra Azienda ed in seguito alle innumerevoli nostre sollecitazioni agli Enti competenti perché attuassero gli interventi, che in massima parte sono stati progettati proprio dalla nostra Azienda.
Fondamentalmente non cambierà nulla per gli utenti, che anzi saranno più “garantiti”, data la presenza di un’autorevole e stretta vigilanza su quanto condotto dall’Ausino S.p.A. In più, la nostra Azienda da oggi in poi avrà modo di mettere in evidenza le tante difficoltà operative che deve affrontare quotidianamente e potrà, inoltre, avere un interlocutore altamente referenziato nominato dalla Procura di Salerno a garanzia del rispetto della legge, al quale dovrà rapportarsi per tutte le attività gestionali e di programmazione.
L’operazione odierna appare scontata ed inevitabile dopo decenni di inerzia. Ancor più tenendo presente, malgrado l’assegnazione più di recente di finanziamenti di ingente entità, i tanti ritardi nella realizzazione dei nuovi impianti di depurazione, la cui attuazione non è stata affidata dalla Regione Campania alla nostra Azienda, ma nella fattispecie rispettivamente alla Provincia di Salerno ed al Comune di Amalfi.
Ad ogni buon conto, la gestione di tali impianti, ancorché strutturalmente carenti, ha comunque garantito il rispetto dei parametri di legge per le acque di balneazione, classificate da anni come “eccellenti” dall’ARPAC nelle zone interessate.
È probabile che l’intervento della Procura di Salerno, per il tramite del custode giudiziario designato, induca alla realizzazione dei nuovi impianti.
D’altra parte, dopo il commissariamento delle attività durato 12 anni (dal 1999 al 2011) e con l’attribuzione dei fondi per la realizzazione degli impianti ad altri Enti, l’Ausino S.p.A.ha potuto solamente dare un suo contributo nella fase di progettazione delle opere, restando fuori dall’attuazione, prevista a carico di altri Enti.

Comunicato Stampa

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