Sulle tracce del Falco Pescatore:L’Oasi di Persano si candida come sito di riproduzione

La commissaria dell’Ente Riserve Maria Gabriella Alfano: “Dopo la Lontra, andiamo a conoscere lo storico rapace: necessario sapere per tutelare”

Incontrare e conoscere il Falco Pescatore e i luoghi in cui vive. L’Ente Riserve Naturali Foce Sele Tanagro e Monti Eremita Marzano con la commissaria architetto Maria Gabriella Alfano, organizza, per sabato 26 novembre, dalle 9 alle 16,30, una giornata di visita nell’Oasi di Persano, preceduto da una lezione teorica del dottore Vincenzo Cavaliere. L’iniziativa gode del Patrocinio di Unione Europea e Regione Campania ed è realizzata in collaborazione con l’Oasi del WWf di Persano, presieduta dal dottore Remigio LenzaLo scopo di questo progetto è quello di arricchire il valore conoscitivo del ruolo dell’Oasi e della Riserva Naturale Regionale “Foce Sele Tanagro” per la conservazione del Falco Pescatore. In particolare, il successo del progetto di reintroduzione del rapace in Toscana lascia prevedere una futura espansione della specie in Italia. In quest’ottica, Persano si candida come uno dei futuri siti di riproduzione. Per questo motivo è necessaria una maggiore comprensione della fenologia della specie e una dettagliata analisi sull’idoneità dell’Oasi per la programmazione di interventi mirati a favorire l’insediamento di una popolazione stabile. Il Falco pescatore in Campania è una specie migratrice regolare e svernante rara. Su scala globale, la specie è presente in tutti i continenti (specie cosmopolita), con uno stato di conservazione globalmente buono. Questa condizione è il risultato di numerosi progetti di conservazione e revisione delle politiche di sfruttamento delle zone umide in Europa e Nord America, nonché, di progetti di reintroduzione.

A Persano il Falco pescatore è presente durante entrambi i periodi migratori, con una frequenza maggiore durante il passo autunnale (fine agosto – ottobre), grazie alla sosta prolungata di individui giovani in transito verso i quartieri di svernamento. In funzione del Progetto di reintroduzione del Parco della Maremma, inoltre, negli ultimi anni si rileva anche una maggiore presenza in periodo invernale. La lezione verterà su: Cenni di ecologia del Falco Pescatore; Stato di conservazione del Falco Pescatore in Italia. Protezione legale. Legislazione europea ed obblighi nazionali nell’ambito di direttive comunitarie e convenzioni internazionali; Applicazioni del metodo in Italia; Quali dati, quali analisi, per quali finalità; – Altre tecniche di studio e fonti di dati. Dalle 14,30 alle 16,30 ci sarà la visita guidata.

“Continua – ha detto la Commissaria dell’Ente Maria Gabriella Alfano – il lavoro di conoscenza dello straordinario habitat della Riserva Naturale del Sele Tanagro, fondamentale per ogni azione di tutela e di valorizzazione dell’area protetta. Qui il Falco Pescatore è presente soprattutto in autunno e inverno, ma l’Oasi potrebbe diventare uno dei siti per la sua riproduzione”.  Le Riserve Naturali “Foce Sele – Tanagro e Monti Eremita-Marzano” si estendono per quasi diecimila ettari lungo la fascia litoranea che fiancheggia la foce del fiume Sele, sulle sponde dei fiumi Sele ,Tanagro e Calore  e sul massiccio dei monti Eremita e Marzano. L’area protetta interessa trentanove comuni, nelle province di Avellino e di Salerno, e cinque comunità montane. Si tratta di un territorio caratterizzato da qualità ambientale elevata, riconosciuta perfino a livello europeo, come testimonia la presenza al suo interno dei siti di importanza comunitaria (SIC): quello della fascia costiera nei comuni  di Capaccio ed Eboli, quello alla confluenza dei fiumi Sele e Tanagro, quello dell’alto Calore Salernitano, e quello del Monte Eremita. Il territorio comprende una zona umida di interesse internazionale che ospita numerose e rarissime specie vegetali e animali nei comuni di Campagna, Serre e Persano.

Comunicato stampa

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