“La pallacanestro mi ha insegnato a vincere in campo e nella vita”, la storia di un campione del Cilento

Ha 33 anni e rincorre palloni e canestri da quando ne aveva cinque. Ha collezionato una valanga di premi e riconoscimenti, ha giocato nella nazionale italiana di pallacanestro ed è attualmente il capitano dell’Angelico Biella in Serie A2. Luca Infante è un campione originario del Cilento. La sua prima partita l’ha vinta 25 anni fa a Gorga, piccola frazione del comune di Stio dove è nato il suo papà Giuseppe. “Giocavo in strada con gli amici – racconta con un pizzico di emozione – il canestro era un cestino della spazzatura appeso ad un albero”. Da allora sono cambiate tante cose. Luca vive a Reggio Emilia ed i suoi genitori a Nocera Inferiore (paese originario della mamma Annamaria). Ma quando può torna a trovare parenti ed amici nel Cilento. Così come è avvenuto la settimana scorsa quando è arrivato con i suoi compagni di squadra per disputare la partita contro l’Agropoli. “Ho trovato una città accogliente – racconta il campione – con una struttura fantastica. Ho visto una tifoseria molto nutrita, intere famiglie sugli spalti. Lo sport che unisce e che fa stare meglio”. Ma non è così dappertutto. “Bisognerebbe far capire questo agli amministratori di tanti altri comuni del Cilento – spiega rammaricato Infante – dove non esistono spazi per la pallacanestro. Bisognerebbe investire di più su questo sport pulito. La pallacanestro – continua – è piena di giovani allegri, è uno sport sano. Non ho mai visto striscioni cattivi e incidenti dentro ai palazzetti e per questo che ho da sempre amato il basket piuttosto che il calcio. Uno sport che mi ha dato tanto, che mi ha tolto dalla strada, che mi ha insegnato a vincere in campo e nella vita”. Luca è un’iniezione di speranza per tanti ragazzi del Cilento. “I giovani sono il futuro della società e lo sport italiano ha bisogno dell’ entusiasmo e del loro slancio – dice Infante mentre abbraccia lo zio Gildo, comandante del Corpo Forestale dello Stato di Piaggine che ha lasciato il comando per un paio d’ore per tifare per il nipote – bisogna educare i giovani a capire che è importante vincere, ma che non c’ è solo questo. I veri sportivi sanno che le vittorie più importanti sono altre”. Luca è cresciuto nelle giovanili della Folgore Nocera e della Pallacanestro Salerno, con la quale ha debuttato nel 2008. Il primo vero contratto è arrivato nel 2001 con la Pallacanestro Reggiana. Poi è stato un seguire di successi e di vittorie. Ma Luca non ha mai giocato per diventare un big. “Chi gioca a basket lo fa perché ha qualità e talento, senza tante velleità. Spesso dopo una partita andiamo a cena con i giocatori avversari, in amicizia, senza avversità personali”. “Il basket ti insegna a vivere – conclude Infante – per questo mi appello ai sindaci del Cilento affinchè investano di più sulla pallacanestro. Per i giovani di questa terra meravigliosa, che meritano di più”.

Vincenzo Rubano

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