Il Comune di Vibonati dice no all’ingresso degli immigranti

 

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Una seduta straordinaria monotematica quella che si è svolta ieri nel Comune di Vibonati, per affrontare il paventato arrivo di un ingente numero di extracomunitari. Nel corso della consultazione è stato deliberato al primo punto di respingere ogni ipotesi di individuazione di una struttura ricettiva, ricadente sia all’interno che sulla fascia costiera, capace di accogliere gli immigrati, al secondo punto di costituire un comitato, espressivo delle forze politiche e sociali, al fine di istituire un riferimento nel territorio comunale.

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Posizioni discordanti sono comunque emerse nel corso del Consiglio Comunale, la maggioranza ha ribadito un no deciso all’ingresso degli immigrati, sia nell’interno che sulla fascia costiera, accogliendo anche le perplessità dei cittadini. L’opposizione invece si è dimostrata disponibile ad accogliere un numero limitato di persone,  “Voci libere”, ha proposto lo Sprar per ospitarne gli immigrati,  “Vivi il tuo Paese” con il capogruppo Manuel Borrelli, ha ribadito la volontà di  scongiurare l’arrivo di extracomunitari, ma qualora questo dovesse accadere che vengano, quanto meno, applicate le quote stabilite da Anci e Ministero dell’interno di 2,5 migranti ogni mille abitanti, cioè 7-8 migranti per il Comune di Vibonati,  oltre la clausola di salvaguardia che rimette la governance in mano al sindaco, che può quindi decidere, insieme alla sua comunità, numeri, modalità e soggetti da coinvolgere per organizzare l’accoglienza sul suo territorio.

In finale di seduta, la delibera è stata votata a favore dal gruppo di maggioranza “Ripartiamo” guidato da Franco Brusco e dal gruppo di minoranza “Vivi il tuo Paese”, si è astenuto il gruppo di opposizione “Voci libere”.

 

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“L’Amministrazione comunale non ha ricevuto nessun comunicato ufficiale da parte della Prefettura competente- ha spiegato il Sindaco Franco Brusco- ci siamo comunque da subito attivati per scongiurare l’ingresso di immigrati sia sulla fascia costiera che all’interno dei centri abitati”.

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