Adeguare organici per scongiurare demansionamento e dequalificazione professionale

 

“La dignità del lavoratore non si svende – affermano i delegati della RSU CISL FP Iapicco Antonio, Giovanni Mazzola e Giugliano Antonio rispettivamente degli ospedali di Nocera e Sarno –  e non si compra con salario accessorio oltre ogni tollerabile sopportazione. I lavoratori stanno cominciando a prendere coscienza che la situazione oramai non è più tollerabile. Purtroppo ai calcoli ragionieristici dei tagli si può rispondere solo con il senno e il buon senso e dobbiamo constatare che i filosofi della sanità, che ci stanno gestendo a partire dal governo nazionale , dettano le regole agli amministratori locali con conseguente collasso di tutte le strutture sanitarie, sia pubbliche che private, poiché non hanno alcun progetto di riordino e di pianificazione che a partire dai bisogni della gente abbia l’obbiettivo di riorganizzare i servizi. Allora è necessario che i  professionisti del settore comincino a fare sul serio e che smettano di accontentarsi delle poche centinaia di euro che vengono loro elargite per compensare dequalificazione e demansionamento. La ridefinizione delle dotazioni organiche a partire dal fabbisogno assistenziale aprirebbe opportunità occupazionali ad oltre un migliaio di professionisti sanitari. E’ una opportunità che il territorio non può perdere. E’ l’unica strada percorribile per dare dignità agli operatori, ai cittadini, al territorio e un concreto futuro a strutture e servizi sanitari puntando sulla modernizzazione dei servizi attraverso l’inserimento dei giovani.”

Comunicasto Stampa

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