Sapri: Gli studenti dell’Istituto Alberghiero ancora senza sede, scoppia la protesta

 Gli studenti dell’Istituto Alberghiero di Sapri hanno deciso di fare uno sciopero con un corteo che partirà da piazza San Giovanni questa mattina alle ore 9 e arriverà al Comune.

SAPRI. Gli studenti dell’Istituto Alberghiero ancora senza sede, scoppia la protesta. Ieri la decisione degli alunni del “Pisacane” di non entrare in classe per manifestare il loro malcontento per una situazione che si protrae ormai da inizio anno. Da settembre, infatti, sono ancora costretti ad utilizzare gli spazi di via Gaetani, occupando anche stanze non adibite normalmente ad aule; ciò a causa dell’inutilizzabilità dell’edifcio scolastico di località “Pali” che necessiterebbe di interventi di messa in sicurezza e riqualificazione.
Nonostante le promesse la situazione fin ora non è stata sbloccata; nei mesi scorsi il Comune si disse pronto a mettere a disposizione l’ex sede del Giudice di Pace di via Crispi. Di fatto, però, la dirigente scolastica non ha avuto ancora il via libera ad occupare l’edificio; allo stesso tempo la Provincia di Salerno, proprietaria dell’istituto scolastico, non ha avviato gli interventi di manutenzione che avrebbero dovuto consentire agli studenti di tornare nel loro plesso scolastico entro gennaio.
Il caso non ha mancato di determinare polemiche. Il gruppo SapriDemocratica, infatti, ha puntato il dito contro l’amministrazione comunale: “Una situazione gravissima e insostenibile, non possiamo tradire la fiducia dei nostri ragazzi. Speriamo che in tempi brevissimi siano date risposte serie per consentire all’istituzione scolastica di adempiere al suo compito educativo e formativo”, fanno sapere dalla minoranza.Il Comune, con una delibera dello scorso 13 novembre, ha concesso in comodato gratuito lo stabile di via Crispi, ma ciò non consente ancora agli studenti di trasferirsi: non sono state ancora attivate le utenze ed eseguiti alcuni lavori di manutenzione. Di qui l’appello della dirigente scolastica Franca Principe affinché Provincia e Comune sblocchino la situazione. Anche gli studenti sono pronti a chiedere un incontro per capire perché la situazione resta bloccata.
-È ora di farsi sentire.

Comunicato Stampa

 

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