Coronavirus, norme sull’utilizzo corretto delle mascherine

Sull’utilizzo delle mascherine protettive regna una grande confusione, inoltre, la paura del contagio scatena reazioni intollerabili al punto tale che si verificano situazioni di aggressioni ovunque nel Bel Paese, oggi finanche alla Camera dei deputati. A tal proposito ho cercato di approfondire l’argomento.

“La mascherina, insieme alle altre misure di protezione, deve essere utilizzata in contesti in cui c’è un’elevata circolazione del virus, in cui si presume che molti di noi siano infetti. Le mascherine non a caso nascono come dispositivo di protezione in contesti sanitari, dove sono utili quando vengono indossate dai pazienti portatori di un infezione e dagli operatori che si occupano delle loro cure. In questo caso, infatti, non si possono mantenere le distanze necessarie tra chi è infetto e chi non lo è: il medico e l’operatore devono occuparsi del malato, starci a stretto contatto, avvicinarsi alla sua bocca per poterlo visitare o per altre procedure. Tutte operazioni in cui il rischio che le goccioline di saliva cariche di virus possano arrivare alle vie respiratorie del curante è molto elevato. La mascherina fa quindi da barriera fisica tra il paziente e il medico/infermiere. Quindi le maschere sono cruciali per gli operatori sanitari e di assistenza sociale che si prendono cura dei pazienti. Allargando il discorso alla popolazione generale, il loro utilizzo viene quindi sempre consigliato a chi si prende cura di un malato infetto, anche in un contesto familiare. Il motivo di questa indicazione è il medesimo di quello del contesto sanitario. Se è probabile che tu sia in stretto contatto con una persona malata, una maschera riduce la possibilità che la malattia venga trasmessa. Allo stesso modo, per evitare il più possibile la trasmissione del virus attraverso tosse o starnuti e in generale attraverso le goccioline di saliva infette, chi ha i sintomi del coronavirus o ha una diagnosi di Covid-19, deve indossare una maschera per proteggere gli altri. In questo caso, idealmente, sia il malato sia chi se ne prende cura dovrebbero indossare una maschera.Invece, in un contesto di bassa circolazione del virus, l’uso di mascherine da parte della popolazione sana non è attualmente indicata. Cosa significa questo? Quali sono i contesti che posso considerare “sicuri”? La mascherina probabilmente farà ben poca differenza quando si cammina all’aperto e si è da soli. In questo caso, dunque, non ha senso portarla. Lo stesso si può dire in tutti i casi in cui la distanza tra le persone è tale da garantire una ragionevole sicurezza. Questo perché il virus non sta “sospeso” nell’aria: la principale via di trasmissione sono le goccioline di saliva infette che entrano direttamente in contatto con le nostre vie respiratorie. In altre situazioni di vita quotidiana, invece, dove ci possono essere molte persone malate (magari inconsapevolmente) e non si riesce a mantenere la giusta distanza, una mascherina, del tipo giusto e se indossata correttamente, può essere utile, come lo è nel contesto sanitario o casalingo se ci si prende cura di un malato. Per esempio, se abiti in una zona con un forte contagio e sei al supermercato a fare la spesa in mezzo a molte altre persone e non riesci a mantenere la distanza di un metro…( Fonte: https://www.altroconsumo.it/salute/cura-della-persona/news/coronavirus-mascherine )

Nel presentare il Dpcm 26 aprile il premier Giuseppe Conte dichiarava: “Inizia la Fase 2” e a tutti vengono chiesti ancora forza, coraggio e responsabilità, quelle stesse virtù che gli italiani hanno già dimostrato di avere. “Stiamo contenendo la diffusione della pandemia. Questo è un grande risultato

Negli Allegati al Dpcm, a riguardo le mascherine, questo è scritto:

Stamane alla Camera dei Deputati è successo questo. Vi invito a seguire tutto il video di TGcom24

Dopo le contestazioni e la sospensione della seduta il premier Conte riferisce:

“Ovviamente mi ero informato in anticipo sulle norme per quanto riguarda l’utilizzo della mascherina tant’è che i Ministri sono stati più distanziati quando ho anticipato sulla possibilità di parlare senza mascherina e rimetto al Presidente l’interpretazione autentica delle norme.”

A questo punto appare chiaro che le mascherine vanno indossate se non si è a distanza di sicurezza. Questo vale in luogo chiuso e a maggior ragione in ampi spazi.

Vanno ricordate le controindicazioni sull’utilizzo della mascherina per attività sportive vietate dalla Regione Campania:

“…non è permesso svolgere attività di corsa, footing o jogging, in quanto le dette attività sono incompatibili con l’uso della mascherina perché pericolose ove svolte con copertura di naso e bocca e tenuto conto che chi esercita tali attività emette microgoccioline di saliva (droplet) potenziali fonti di contagio. L’attività motoria permessa (sostanzialmente passeggiate) deve essere svolta in prossimità della propria abitazione, con divieto assoluto di assembramenti e con obbligo di utilizzo delle mascherine e di rispetto della distanza minima di due metri”.

Così come va ricordato ciò che ha scritto il Ministero della Salute su disposizioni dell’Oms:

L’OMS consiglia l’uso di mascherine chirurgiche per le persone sane durante l’epidemia di nuovo coronavirus? No. L’OMS non raccomanda agli individui asintomatici (cioè che non hanno sintomi respiratori) di indossare maschere chirurgiche, poiché attualmente non ci sono evidenze che l’uso da parte di soggetti sani prevenga la trasmissione di SARS-CoV-2. Si consiglia di far utilizzare le mascherine alle persone sintomatiche. L’uso improprio e l’abuso di mascherine chirugiche può causare gravi problemi di consumo delle scorte e mancanza di disponibilità delle mascherine per coloro che hanno effettivamente bisogno di indossarle. Nelle strutture sanitarie in cui gli operatori sanitari prestano cure dirette ai pazienti sintomatici sospetti o confermati di COVID-19 , le mascherine chirurgiche sono parte importante nel contenimento della diffusione SARS-CoV-2 tra le persone, insieme ad altri DPI e igiene delle mani. (Fonte: http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pagineAree_5373_1_file.pdf )

In conclusione di articolo mi affido alle intelligenze e soprattutto alla responsabilità di questa nazione. Detto questo, tutto il resto è noia.

Francesco Romano Risi © Riproduzione riservata.

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