Modifica81: Lettera aperta ai Ministri per la salute e la sicurezza delle scuole

Riceviamo e pubblichiamo integralmente la “Lettera aperta ai Ministri per la salute e la sicurezza delle scuole” redatta dalla prof.ssa Franca Principe – Presidente dell’Associazione Modifica 81

AGLI ORGANI DI STAMPA

Alle RIVISTE specializzate – sistema scolastico

L’Associazione Modifica 81, associazione culturale pluridisciplinare, sostiene che la complessa tematica della “sicurezza scuole” vada affrontata con azioni di sistema che prevedano l’integrazione delle misure legislative con misure di tipo organizzativo e di programmazione di investimenti. L’attività associativa si esprime essenzialmente in percorsi culturali di analisi e dibattito delle criticità, e di campagne di sensibilizzazione circa la “cultura della sicurezza”, quest’ultima intesa quale consapevolezza delle responsabilità che ciascun individuo si assume per se stesso e per altri, ovvero responsabilizzazione collettiva in materia di tutela e rischi sui luoghi di lavoro. L’Associazione ha rivolto negli ultimi due anni al Ministero per l’Istruzione numerosi documenti ed appelli finalizzati all’apertura di un confronto sui temi della sicurezza e della tutela della salute nelle scuole. Tutti i documenti sono stati ampiamente condivisi con le molteplici “componenti” costitutive dell’utenza del sistema scolastico nazionale: dirigenti scolastici, docenti, direttori amministrativi, assistenti tecnici ed amministrativi, collaboratori scolastici, genitori, studenti ed ancora associazioni e professionisti del settore Prevenzione del rischio.

CITIAMO: – Petizione su Change.org: SICUREZZA SCUOLE/ Chiediamo l’emanazione dei decreti attuativi del D.Lgs 81/08 – 9187 sostenitori

Raccolta firme su: Adeguamento alle nuove indicazioni ministeriali in materia di prevenzione incendi nelle scuole, ai sensi del DM 21 marzo 2018 e della nota dei VV.FF prot. n° 5264 del 18 aprile 2018 /850 firmatari dirigenti scolastici

Lettera aperta inviata al Ministro On Marco Bussetti circa la sicurezza delle scuole e l’edilizia scolastica –

OSSERVAZIONI alla PROPOSTA di LEGGE di modifica del D. Lgs. 81/08 presentata dall’On. Virginia Villani Commissione Cultura ed Istruzione: “Disposizioni in materia di istituzioni scolastiche ed educative

– Partecipazione con relazioni e proposte presso Palazzo Madama, Roma, 14 marzo 2018, al Tavolo di lavoro sul tema della sicurezza a scuola e della prevenzione dei rischi/ Senato – Commissione Lavoro e Previdenza Sociale.

– Partecipazione alla Manifestazione dei DS sulla sicurezza nelle scuole – Roma 30/10/2019

Redazione del Manifesto81. Si tratta di un appello rivolto agli organismi competenti ad effettuare la decretazione attuativa in riferimento al D.lgs 81/08.

Emergenza COVID 19problematiche igienico-sanitarie e di tutela della salute – misure prevenzionali e misure organizzative nelle istituzioni scolastiche – Conversione in Legge del Testo Coordinato Decreto Legge 17 marzo 2020, n.18 – Documento condiviso Modifica81/Aida/CNTI

A fronte di TANTE VOCI che si sono levate in tali circostanze e che offrivano un contributo per la discussione e la risoluzione dei problemi derivante dalla ESPERIENZA SUL CAMPO, non abbiamo ricevuto sinora l’attenzione interlocutoria che, non solo lo sforzo generoso del volontariato avrebbe meritato, ma che sicuramente meritava la CRUCIALITA’ del tema trattato: sicurezza e diritto costituzionale alla salute.

In questi ultimi mesi, la pandemia da Sars Cov 2 ha modificato la vita delle persone: le azioni che prima apparivano più semplici ora sono soggette a strette misure di igiene e protezione stabilite a livello nazionale. Tutto questo ha inciso profondamente sul mondo del lavoro, portando tutti gli ambiti lavorativi, sia pubblici e sia privati, a rimodulare la loro attività. Le indicazioni dell’Autorità Sanitaria Nazionale sono state di fondamentale importanza per il contenimento dei contagi. Gli operatori del sistema scuola hanno dimostrato grande senso di responsabilità ed impegno teso al bene collettivo. L’interruzione delle attività didattiche in presenza, sostituite con quelle a distanza, e la trasformazione della quasi totalità delle attività amministrative e gestionali d’ufficio in ‘lavoro agile’, svolto da ogni impiegato al proprio domicilio, da una parte hanno sicuramente contribuito al contenimento dei contagi – in quanto il comparto scolastico italiano è costituito da quasi 8 milioni di studenti, circa 800 mila docenti e circa 200 mila tra impiegati e collaboratori scolastici – e dall’altra stanno rallentando la normale ripresa delle attività lavorative, avviata dal Governo con la ‘Fase 2’; infatti il ritorno alla ‘normalità’ lavorativa di molti uomini e, soprattutto, di molte donne non viene certo agevolato dalla permanenza a casa dei relativi figli in età scolare o pre-scolare (nidi e infanzia). Nel caso del Comparto Scuola, gli stessi protocolli operativi forniti a livello nazionale necessitano di una articolata contestualizzazione proprio per le variegate specificità di cui è costituito il sistema scolastico: le attività didattiche dei nidi per l’infanzia, delle scuole dell’infanzia, delle scuole primarie, delle scuole secondarie di 1° grado, e delle scuole secondarie di 2° grado, sono molto diverse tra loro, sia per metodi e dotazioni e sia per l’età dei relativi allievi, e per giunta sono esercitate in edifici scolastici con caratteristiche planivolumetriche ed edilizio-impiantistiche molto diverse tra loro e con alti livelli percentuali di inadeguatezza alle normative vigenti nell’ambito della sicurezza sismicostrutturale e di resistenza all’incendio. La pregevole libera iniziativa di Ordini Professionali, Associazioni, Università, operanti a livello sia regionale e sia provinciale, nonché addirittura di Istituzioni con funzioni di vigilanza e controllo, come Regioni e A.S.L., hanno prodotto protocolli che però hanno aumentato la confusione nel corso delle ultime settimane, in quanto predisposti con contenuti il più delle volte tra loro discordanti.

In buona sostanza, l’Associazione Modifica81 intende segnalare l’elevata preoccupazione che in questi giorni sta aleggiando tra il personale della scuola e le stesse famiglie degli utenti, in quanto tutti si sentono poco rassicurati da questa situazione in cui tutti dicono la loro ma che in realtà rimane incerta e viziata da continui messaggi contradditori e soggetti a continue e graduali revisioni o addirittura ripensamenti. Come dire che partecipare al gioco è molto difficile, se non impossibile, soprattutto perché la palla non è mai ferma. In questi giorni, per esempio, mentre la maggior parte delle famiglie italiane, che hanno degli interessi nel mondo della scuola, rivolgono i loro pensieri a come sarà la ripartenza dell’anno scolastico nel prossimo mese di settembre, una minoranza tutto sommato consistente di persone, sia operatori e sia utenti scolastici, dovranno inventarsi come gestire e subire l’organizzazione in sicurezza delle attività dei Centri Estivi, dei Nidi, delle Scuole d’Infanzia (se ne verrà autorizzata la riapertura) e degli Esami di Stato delle classi terminali delle Scuole Secondarie di 2° grado, nei prossimi mesi di giugno e luglio.

IN CONCLUSIONE, Ci rivolgiamo agli ORGANI di STAMPA affinché diano voce alla nostra azione di sostegno alla protesta generalizzata di tutto il comparto scolastico, finalizzata ad evitare non solo il danno alla salute ma anche prevenire contenziosi di natura amministrativa, giuslavoristica e penale, che, altrimenti, paiono gravare paradossalmente e totalmente sulle spalle dei soli Dirigenti Scolastici, a causa della loro controversa individuazione di Datori di Lavoro nelle Istituzioni Scolastiche, che sono stati chiamati a dirigere dal M.I.U.R. e dai relativi U.S.R. a U.S.P. a livello regionale e provinciale. La posta in gioco è molto alta e nel Comparto Scolastico urge un chiarimento sulla inadeguatezza dell’approccio del nuovo protocollo D.P.C.M. 26/04/2020, che pare non considerare la stretta connessione delle scuole con la rete delle altre attività lavorative: mentre quest’ultime dal 4 maggio 2020 sono state autorizzate alla ripresa prevista dalla cosiddetta ‘Fase 2’, le scuole potranno riaprire a settembre, anche se nel frattempo alcune di queste dovranno improvvisare un protocollo, autonomo e quindi discutibile, per gestire in sicurezza gli Esami di Stato, senza poter fruire di indicazioni chiare, specifiche e univoche imposte a livello nazionale o almeno regionale.

Pertanto CHIEDIAMO: in primis

I. L’emanazione da parte dei competenti U.S.R., di concerto con i Comitati paritetici per la sicurezza, delle Linee guida e dei protocolli operativi che garantiscano la sicurezza di tutto il personale e degli studenti, ovvero personalizzazione per il Comparto Scuole e successiva adozione di Protocolli operativi emanati da Enti Specifici a valenza Nazionale, quali INAIL, Università e Politecnici. (protocolli specifici per la tempestiva diagnosi dei casi sospetti di contagio da COVID-19 e per l’attuazione delle conseguenti misure di contenimento; disciplina delle misure di igiene fondamentali alle quali il personale in servizio e gli studenti sono tenuti ad uniformarsi; protocolli specifici per la sanificazione periodica e programmata degli ambienti).

II. L’istituzione presso gli U.S.R. di apposite ‘Commissioni tecnico ispettive’ che di concerto con i Comitati paritetici per la sicurezza operanti presso gli U.S.R. (Uffici Scolastici Regionali), definiscano le linee guida regionali per la riapertura delle scuole ed i protocolli operativi per l’adozione, da parte delle singole istituzioni scolastiche, delle misure organizzative per la prevenzione ed il contenimento della epidemia da COVID19.

III. L’effettuazione da parte delle medesime ‘Commissioni tecnico ispettive’ dei debiti sopralluoghi in tutte le scuole del territorio regionale al fine di verificare e certificare sia l’adeguatezza delle strutture scolastiche all’utilizzo e sia l’adeguatezza del protocollo operativo di sicurezza adottato.

in secundis

IV. la tempestiva fornitura dei dispositivi di protezione individuale a tutto il personale scolastico ed agli studenti se in presenza;

V. l’adozione di iniziative per garantire, in raccordo con le regioni e gli altri enti istituzionalmente competenti, l’esecuzione dei tamponi naso faringei al personale scolastico se in presenza;

* * *

Per questo si sottopongono all’attenzione del Ministro dell’Istruzione i documenti seguenti: – Documento condiviso M81-AIDA-CNTI. – Manifesto 81 sulla salute e sicurezza delle scuole.

Il Presidente di Modifica81 (Prof.ssa Franca Principe)

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