Emergenza epidemiologica Azienda Ospedaliero Universitaria di Salerno

Foto comunicato stampa

In riferimento all’oggetto corre l’obbligo sottolineare che la curva epidemiologica, in Campania, sta salendo vertiginosamente e i ricoverati aumentano sempre più, ed è purtroppo evidente che gli stessi dipendenti sanitari iniziano a contagiarsi, sulla scia del fatto che non esistono congrui protocolli-profilassi a contrasto del COVID-19 ovvero nessuno vigila sul rispetto delle linee guida impartite da codesta azienda.

Infatti non è peregrino ipotizzare che nelle stesse strutture dell’ente le indicazioni e le linee guida vengono attenzionate in maniera adeguata per evitare quanto sta accadendo ovvero che numerosi operatori risultano positivi con conseguente rischio di contagiare i colleghi.

Si invita, al fine di evitare che la situazione possa sfuggire di mano, affinché l’AOU di Salerno vigili e compulsi  l’Unità di Crisi Aziendale per mettere in campo varie misure per contrastare la diffusione epidemiologica, ad ipotizzare:

  • Installazione di adeguati dispositivi tecnologici, come termoscanner, a tutela dei dipendenti e della cittadinanza;
  • Pulizia e sanificazione sulle 24 ore dei presidi con protocolli che certifichino la messa in opera su tutti i percorsi pulito-sporco;
  • Fornire i Pronti Soccorso e di tutte le strutture filtro di tutti gli stabilimenti dell’ente di tamponi per ricerca dell’antigene del virus SAR la cui selettività è del 97 % e che ricerca il virus entro 2 ore al fine di decongestionare rapidamente le strutture e favorire la presa in carco eventuale negli altri reparti;
  • La costruzione di una piastra pronto soccorso pediatrica che regolarizzi il flusso dei piccoli pazienti e che separi i pazienti nettamente dal sospetto infetto Covid-19;
  • Individuare un percorso definito in convergenza tra direzione sanitaria e direttori interessati riguardo il problema P.S. Ortopedico;
  • Creare un sistema filtro, con annessa porta anticamera, che separi le strutture di Ostetricia e Ginecologia dagli ambienti comuni;
  • Test rapidi per tutti gli accessi del pronto soccorso e per quelli che debbano essere ricoverati alle strutture e reparti annessi;
  • Messa in opera dei lavori per il servizio Centralino, ovvero il rinnovamento di locali che possano dare dignità e tutela ai lavoratori, anche alla luce che la maggioranza degli stessi appartiene alle categorie fragili e pertanto a grave rischio individuale e collettivo, dal momento che sono costretti ad operare in ambienti angusti e critici per lo svolgimento delle attività.

Altra situazione da attenzionare con estrema lucidità è la inadeguatezza in cui versa il presidio Da Procida, ovvero il presidio individuato come Covid Center, dove è lampante la disorganizzazione sia dal punto di visto tecnico che dal punto di vista sanitario.

La mancanza di protocolli, un servizio di sanificazione sulle 24 ore con percorsi pulito sporco annessi, la difficile gestione dei pazienti in terapia sub-intensiva conseguenza della mancanza di profili sanitari specializzati, crea disagi enormi ai lavoratori tutti e mancanza di assistenza qualificata che dia dignità ai pazienti contagiati: il tutto non dipende dai collaboratori sanitari, carenti in dotazione organica rispetto al fabbisogno, ma a causa  di una mancanza di organizzazione e gestione della complessa macchina sanitaria.

                                                         I delegati RSU CISL FP                                                  Il Segretario Aziendale

                                   Stellato Pietro – Vito Pumpo – Pino Panzuto                                  Raffaele Iannone

Firme autografe omesse ai sensi
dell’art. 3 del D. Lgs. n. 39/1993

COMUNICATO STAMPA

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