Andrea Troiani: il poeta si racconta
Quando la poesia tocca le corde del cuore
Andrea Troiani, nasce nel 1986 a Terni, in Umbria. Oltre a essere un poeta molto popolare sui social, seguito da 42,8 mila persone su Instagram, vanta anche un’esperienza come fotomodello e nel mondo abbagliante del piccolo schermo, con una breve parentesi a “Uomini e Donne”, famosa trasmissione televisiva ideata e condotta da Maria De Filippi, in onda ogni pomeriggio sulla rete ammiraglia a partire dalle 14.45. Dopo aver registrato solo poche puntate nei panni di corteggiatore, si rende subito conto di non essere tagliato per quell’ambiente, così decide di abbandonare lo show, arrivando a rifiutare persino il ruolo di tentatore in un altro famoso programma tv, “Temptation Island”. Rinuncia che a Troiani non è pesata, ma che probabilmente chiunque altro, con altre mire, avrebbe colto al volo. Andrea, nella vita è un venditore di automobili e prodotti finanziari, si è avvicinato al mondo della scrittura per dedicarsi a esso da qualche anno, e inoltre è un grande appassionato di musica. Alcuni dei suoi poeti preferiti sono D’Annunzio, Montale e Merini, mentre i cantanti italiani che ascolta con maggior interesse sono Zucchero, Ramazzotti, Antonacci e Ultimo. Ma addentriamoci nel mondo poetico dello scrittore, il suo primo libro si chiama “L’eco delle mie emozioni” edito da Midgard, casa editrice perugina, inserito nella collana delle raccolte. Ha un romanzo nel cassetto che forse un giorno pubblicherà, e attualmente sta lavorando al suo prossimo libro di poesie, a quanto pare sarà molto diverso rispetto al primo. Ho fatto qualche domanda all’autore per voi, andiamo a scoprire cosa ci ha raccontato.
Andrea, ha sempre sognato fin da bambino di diventare uno scrittore, oppure è un desiderio che ha maturato con il tempo? “No da bambino sognavo di diventare un imprenditore, un costruttore di immobili all’estero insieme al mio migliore amico… insomma quando tutto sembrava facilissimo. Il primo vero segnale ce l’ho avuto alle medie quando mi rendevo conto che i temi nelle ore d’italiano mi piacevano, mi liberavano, mi rendevano migliore… ovviamente la professoressa severissima correggeva gli errori di ortografia uccidendo la mia voglia e la mia creatività. Negli anni, la letteratura mi ha sempre affascinato e la poesia ha aperto i miei sensi… tanto da portarmi a pubblicare sui social diversi miei pensieri. Da tre anni circa invece è diventato un qualcosa che mi è esploso tra le mani, come una bomba… ho bisogno di scrivere… e ora anche la gente mi chiede di scrivere… perché ne ha bisogno.”
Se c’è qual è il suo libro del cuore e l’autore da cui si è ispirato nel suo percorso di scrittore? Il mio libro del cuore è la “Fabbrica di cioccolato” di Roald Dahl, prima cosa perché è il primo che mi ha emozionato da giovane, poi perché l’idea che un ragazzo povero ma estremamente educato e dolce possa emergere ed essere felice a dispetto delle troppe persone ricche e arroganti… bè mi fa impazzire. Gli autori a cui mi sono ispirato sono tanti, primo tra tutti forse Charles Bukowski, anche se credo che l’ispirazione migliore venga da me stesso, dalle mie esperienze e dalla mia sensibilità.
Quanto tempo ha impiegato per portare a termine la stesura del suo libro “L’eco delle mie emozioni”? E recentemente ha vinto un premio, di cosa si tratta? Per portare a termine la stesura del mio primo libro “L’eco delle mie emozioni” ci è voluto il tempo del lock down, due mesi circa… anche se ci sono poesie e riflessioni che erano state scritte già da prima. Sì recentemente ho vinto un premio, anzi due. Una menzione di merito con tanto di targa al “premio internazionale Michelangelo Buonarroti” e il premio speciale al “Concorso letterario nazionale Ossi di seppia” dove ho ritirato di persona la pergamena ad Arma di Taggia in Liguria.
Presto uscirà il suo nuovo libro e, sappiamo che sarà diverso dal primo, in che modo? Sto lavorando al mio secondo libro che a dire il vero è quasi finito, sto curando gli ultimi dettagli e presto spero di poter annunciare la data di uscita ma parliamo comunque del 2022. Sarà diverso perché ho raggiunto una maggiore maturità nel modo di scrivere, solitamente uso una poesia molto prosastica con un linguaggio semplice e diretto, in questa seconda stesura invece ci sarà qualche testo con un linguaggio più ermetico e profondo. Spero comunque sia apprezzato come il primo.
Deve partire per un viaggio lontano, quale libro porta con sé e perché proprio quello? Ne può scegliere soltanto uno. E infine un’ultima battuta, se le fa piacere può salutare i nostri lettori e lettrici con una delle sue poesie. Se dovessi partire per un viaggio lontano porterei una raccolta poetica di Gabriele D’annunzio, lui con le sue scritture riesce a toccarmi il cuore e ad aprirmi la mente, mettendo d’accordo sentimento e ragione. Ci terrei a salutarvi con l’anteprima di una mia poesia che sarà presente nel secondo libro, versi dedicati a tutte quelle persone che non amano lasciare i sogni chiusi nel cassetto. Si intitola: “T’ho fregato vita.“
“T’ho fregato vita…
Al sorgere ogni giorno del sol mio
Al tramontar del disinganno
Alla danza funeste tra la tristezza e la sconfitta,
coperta però da una luna di speranza.
Stelle il cui tanto luccicar
Sovrastano la foschia che il cielo copre.
T’ho fregato vita…
Che tanto apostrofi le linee della mano mia.
Di volontà contraddico questa empietà
Di volontà nego la legge tua
Di volontà osteggio la crudeltà che ti appartiene.
Vado a riprendermi il destino segnato
A suon di sogni.
T’ho fregato vita…
Il cassetto schiuso è rimasto vuoto
Il rimpianto non mi appartiene.
Nel modo in cui il pirata esiste
Ho saccheggiato tutti i forzieri sparsi e nascosti
Sull’isola del fato.“
Vi è piaciuta questa piccola anteprima e siete amanti della poesia? Allora lasciatevi cullare dai versi contenuti in questo libro, in attesa della nuova uscita. A presto readers!
Di Michaela Alfano
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