Alla Pinacoteca il volume di Antonello Ricco “Argenti nel Salernitano”

Alla Pinacoteca il volume di Antonello Ricco “Argenti nel Salernitano”

Il giorno 10 giugno 2022 alle ore 17:30 presso la Pinacoteca Provinciale di Palazzo Pinto a Salerno verrà presentato il volume di Antonello Ricco, Argenti nel Salernitano. Tesori svelati dell’antica diocesi di Capaccio tra Sei e Settecento, quinto numero della Collana di Studi di Storia delle Arti “Vedere e Rivedere”, dell’Editore De Luca di Roma.

Introdurranno l’evento Michele Strianese, Presidente della Provincia di Salerno; Francesco Morra, Consigliere Provinciale con delega alle Politiche Culturali; Gioita Caiazzo, Dirigente del Settore Pianificazione Strategica, Sistemi Culturali e Urbanistica; Don Fernando Barra, Direttore dell’Ufficio Beni Culturali della Diocesi di Teggiano-Policastro. Interverranno Luca Cerchiai, Direttore del Dipartimento di Scienze del Patrimonio Culturale dell’Università di Salerno, e Donato Salvatore, professore associato di Storia dell’arte moderna dell’Università di Salerno. Sarà presente anche l’autore.

Il volume accoglie i risultati della prima sistematica indagine del patrimonio artistico in argento dell’area meridionale del Salernitano, coincidente con il territorio dell’antica diocesi di Capaccio. L’indagine, frutto delle ricerche dottorali, contribuisce a integrare e arricchire il panorama dei maestri argentieri attivi a Napoli e il quadro delle relazioni con committenti privati ed enti religiosi delle Province tra il Sei e il Settecento. L’indagine ha evidenziato l’esistenza di opere prodotte tanto da noti maestri partenopei, quali ad esempio Aniello Treglia e Nicola De Angelis, quanto da inediti argentieri, come Decio Cataneo e Ambrogio Ameruso, identificati per mezzo di punzoni e iscrizioni, portando alla luce opere d’arte, di difficile fruizione, che contribuiscono a determinare una comune identità culturale.

Il volume è stato realizzato con il progetto Dal Principato Citra alle Province del Viceregno. Sculture in legno e in argento tra ’600 e ’700 del Dipartimento di Scienze del Patrimonio Culturale dell’Università di Salerno, ed è stato finanziato della Regione Campania-U.O.D. Promozione e valorizzazione dei Musei e delle Biblioteche (Graduatoria D.D. 134/2021 e D.D. 147/2021).

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